Il ragazzo di Calabria ha deposto il violino per gestire la rivendita di giornali e tabacchi

Cadoneghe da due anni aveva perso l’edicola, ora funziona nell’ex negozio di via Garibaldi grazie a un giovane musicista 

LA STORIA



Dopo oltre due anni è stata riaperta l’edicola nella frazione storica di Cadoneghe: tornano i giornali finalmente, con grande soddisfazione dei residenti del quartiere, sebbene non tutti si siano ancora accorti che il negozio sfitto di tendaggi in via Garibaldi, proprio di fronte alla vecchia edicola, adesso è aperto con la rivendita di giornali e tabacchi.

Il giovane Rocco Valenzisi, giunto appositamente dalla Calabria per riaprire la rivendita di giornali, non ha fatto pubblicità, preferendo affidarsi al passaparola tra i clienti. Le spese per iniziare, d’altronde, sono tante, specie per chi ha dovuto lasciare tutto per trovare un lavoro a centinaia di chilometri di distanza.

«Mi sono trasferito a Padova da appena sei mesi» racconta Rocco «e l’edicola a Cadoneghe l’ho aperta il 5 febbraio. In Calabria non lavoravo, ma ho uno zio che vive a Fiumicello di Campodarsego: gli avevo chiesto se per caso vi fossero delle occasioni di lavoro per me e lui mi ha parlato dell’edicola. Allora ho colto l’occasione, ho lasciato tutto e mi sono trasferito. Eccomi qua».

IL VIOLINISTA

Il negozio l’ha comperato grazie alla sua fidanzata, Alessia, che l’ha aiutato a trovare un’occupazione: Rocco, che ha appena 25 anni, è un violinista e dopo dieci anni di studio si è diplomato al conservatorio. «Non ci sono grosse occasioni nella mia regione per un musicista e per un giovane in generale» prosegue Rocco, «se non lavoretti saltuari, qualche matrimonio la domenica. Anche a trovare un lavoro fisso e in regola, gli stipendi sono comunque bassi. A 25 anni era giunto il momento che trovassi un’occupazione e l’unica alternativa è stata trasferirmi».

Il suo arrivo a Cadoneghe è stato accolto con gioia: quando a gennaio di due anni fa l’edicola calò la serranda per sempre, si creò un problema non da poco per i residenti, abituati al quotidiano, alle riviste specializzate, ai settimanali, al pacchetto di figurine e ai fumetti per i bambini.

SETTE SU SETTE

Per lotto e sigarette sopperiva la tabaccheria (tranne la domenica, però, perché è chiusa), ma per i giornali si era costretti a spostarsi fino a Mejaniga e al mattino, con i tempi ristretti e le code di venti minuti per raggiungere la tangenziale, in tanti avevano scelto di fare a meno dell’informazione. Rocco adesso tiene aperto sette giorni su sette, anche la domenica tutto il giorno. «Si sentiva molto la mancanza di un’edicola» sottolinea Ettore Talpo, entrando a comperare il quotidiano, «il quartiere lo attendeva. Rocco è gentile. So che di soldi ne servono tanti, adesso che è all’inizio: per quando sarà pronto sarebbero utili il Lotto e il Superenalotto e anche una fotocopiatrice, per gli anziani che non hanno una stampante o figli vicini». Poi si volta verso Rocco e gli dà il suo numero di telefono «Abito qui di fronte, chiama pure se hai bisogno di qualcosa».



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