Il ritorno sui Colli per il rito del picnic Fiorine invase dai patiti del grill

TEOLO
Dopo oltre tre mesi di lockdown ieri sono tornati numerosi i patiti del picnic sulla piana delle Fiorine. Non c’è stato un vero e proprio assalto ma i gitanti, nonostante la giornata fresca, erano tanti. Al punto che il parcheggio si è riempito di auto in ogni ordine di posto e che gli otto grandi bracieri fissi, costruiti dall’Ente Parco Colli sull’ampio prato tra il monte Grande e il monte Madonna, non sono bastati a ospitare le famiglie e i gruppi di amici desiderosi di riprendere il rito della grigliata. Tanto che sono stati accesi anche alcuni fiochi a terra. A metà mattinata il traffico sulla strada che dal centro di Teolo sale verso l’area attrezzata, che rimane la meta preferita dai padovani per la gita fuori porta, ha iniziato ad intensificarsi.
«Abbiamo deciso di venire su con un furgone per poter trasportare tutto il necessario, dalla carbonella alle griglie, ai tavoli da picnic e ovviamente alla carne e al vino per trascorrere con la famiglia la prima giornata di libertà dopo mesi in cui siamo rimasti forzatamente a casa», afferma un uomo dall’accento dell’Est che lavora nel settore dell’edilizia come artigiano. Attorno al braciere accanto stavano armeggiando alcuni giovani. Chi badava a far funzionare il fuoco e chi preparava le costicine, le salsicce e la pancetta per essere messi sulla griglia.
«La sella delle Fiorine è la nostra meta preferita da quando inizia la primavera e fino a che non arriva il gran caldo e ci dirigiamo verso la spiaggia di Sottomarina», ci dice uno di loro. Le donne preparano la tavola, gli uomini di norma cucinano. «Abbiamo anticipato le nostre mogli che se la sono presa con comodo e arriveranno tra un’oretta», affermano due anziani impegnati ad accendere la carbonella. «Per mezzogiorno tutto sarà pronto, speriamo non piova. Non ci sembra vero, è un momento che stavamo aspettando da Lunedì di Pasquetta. Quest’anno a causa del Covid abbiamo perso tutti i ponti primaverili perché l’accesso al prato era chiuso, ma ci rifaremo».
Colli invasi ieri dagli appassionati del pranzo all’aria aperta, ma anche da ciclisti, runner amanti del trekking a cavallo. Come un gruppo di una trentina di cavalieri padovani e polesani che intorno alle 11 hanno raggiunto la piana salendo attraverso il sentiero numero 14 Monte Grande che passa dal radar meteorologico dell’Arpav. Prima di proseguire la passeggiata verso la zona di Rovolon si sono fermati a prendere l’aperitivo nel giardino estivo della Baita Passo Fiorine.
Ad attirare l’attenzione di molti curiosi è stato Durando, un bellissimo esemplare di quarter horse di 14 anni, importato dall’Uruguay e montato da un cavaliere di Vigonza. «I Colli Euganei sono una zona molto interessante per le passeggiate a cavallo, perché dispongono di numerosi sentieri immersi nella natura», afferma il proprietario di Durando. «Purtroppo non sempre siamo ben visti perché i cavalli dove passano inevitabilmente sporcano», ammette il cavallerizzo. «Sono convinto, in ogni caso, che danneggiano l’ambiente molto meno di coloro che dopo il picnic, lasciano le immondizie per terra». —
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