Il sentiero “Lorenzoni” sui Colli devastato dal motocross

Un escursionista del Cai ha segnalato in municipio a Teolo lo scempio sul Venda. I centauri in sella alle enduro costituiscono un pericolo anche per chi passeggia
Motocross sui colli..BELLUCO
Motocross sui colli..BELLUCO

TEOLO. «Il sentiero simbolo dei Colli Euganei, il “Lorenzoni” che passa attorno all'ex base militare del monte Venda, è impraticabile a causa dei continui passaggi di gruppi di motociclisti in sella a moto da enduro. Con i pneumatici hanno scavato un fosso profondo al centro del camminamento». A denunciarlo è un veterano istruttore di alpinismo del Cai di Padova che preferisce l'anonimato per timore di ritorsioni. L'alpinista, che con un gruppo di amici amanti del trekking è un assiduo frequentatore dell'area del Parco Colli, ieri mattina si è rivolto in municipio a Teolo per segnalare la grave situazione all'amministrazione comunale. «Per noi amanti del trekking si è creata una situazione insostenibile anche dal punto di vista della sicurezza», evidenzia il socio Cai.

«Quando lungo i sentieri incrociamo questi vandali che corrono indisturbati e distruggono l'ambiente in sella a moto quasi sempre con targhe oscurate o addirittura senza, dobbiamo essere svelti a spostarci se non vogliamo finire travolti. Qualcuno ci deve mettere un freno altrimenti della rete di sentieri del Parco Colli nel giro di qualche anno rimarrà ben poco».

Dopo l'increscioso episodio avvenuto sabato scorso tra il Montericco e il Monte Castello sopra Monselice, dove tra alcuni volontari dell'associazione Sentieri Puliti e un gruppo di enduristi ci sono stati mementi di tensione, il Cai di Padova è intenzionato ad attivarsi per favorire una soluzione al problema. «Il presidente del Cai patavino Angelo Soravia non più tardi di lunedì mi ha assicurato il suo interessamento per segnalare a chi di dovere questa che per i nostri colli è diventata una calamità», aggiunge la guida alpina di Teolo.

«È evidente che se si vogliono ottenere dei risultati nei confronti di queste persone, che se ne infischiano delle leggi, è necessario un maggiore controllo del territorio. Il Club Alpino Italiano è intenzionato a chiedere una modifica delle normative vigenti che in fatto di sanzioni sono all'acqua di rose. È necessario che a chi trasgredisce le normative in un'area tutelata venga confiscata la moto e venga applicata un'ammenda salata. Solo così si può tentare di mettere un freno a questo sciacallaggio del territorio».

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