Il sollievo dei residenti. E i ristoratori pensano all’estate

Dalle 13. 32 di ieri, con la chiusura definitiva del passaggio a livello, in via Bezzecca si chiude un’epoca. Sorridono i residenti, perché con l’eliminazione delle lunghe code ci guadagnano in...
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONVEGNO BERTOLISSI. INAUGURAZIONE VIA BEZZECCA
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONVEGNO BERTOLISSI. INAUGURAZIONE VIA BEZZECCA
Dalle 13. 32 di ieri, con la chiusura definitiva del passaggio a livello, in via Bezzecca si chiude un’epoca. Sorridono i residenti, perché con l’eliminazione delle lunghe code ci guadagnano in salute e in tranquillità. «Finalmente aria pulita», dicono gli ex ferrovieri Giuliano Pianta ed Antonio Tracanzan, residenti in via Montà. I commercianti, invece, esprimono dubbi rispetto al loro futuro. Tra i pessimisti c’è il tabaccaio Albino Ranzato, che non ha mai avuto molta fiducia nei politici di turno. Tra quelli che credono che proprio la chiusura del passaggio a livello possa portare ad una generale riqualificazione di via Bezzecca, ci sono invece Mirco Bensi, gestore del bar Capriccio, e Simone Cazzoli, il principe della pasta e fagioli alla veneta nella trattoria Tre Spade. «Pochi giorni fa è venuto a trovarmi l’assessore Andrea Micalizzi», racconta Bensi, «teneva in mano il progetto grafico di come sarà, in futuro, l’intera via Bezzecca. Mi è subito sembrata una persona seria e competente. Si è impegnato a riqualificare tutta la strada chiusa con tanti tavolini, con l’allungamento dei marciapiedi, con lampioni d’epoca e con nuovi parcheggi creati in mezzo agli alberi che saranno piantati. Gli abbiamo presentato le nostre idee, gli abbiamo chiesto sconti sui plateatici e di non mettere le classiche fioriere perché queste portano insetti e non hanno una facile manutenzione quotidiana«. Sintetico il commento dell’oste della trattoria Tre Spade: «La nostra, affezionata, clientela arriva anche da fuori città», sottolinea Simone Cazzoli, «sono convinto che la chiusura del passaggio a livello ci porterà più gente anche perché, da aprile a ottobre, potremo mettere i tavolini anche sotto le stelle». L’intervento di Rfi sul passaggio a livello non sarà quello definitivo. Entro un mese, al posto degli attuali blocchi di cemento, sarà costruito un muro molto spesso e alto che renderà impossibile lo scavalcamento delle sbarre, che già da ieri non si abbassano e non si alzano al passaggio di 120 treni giornalieri.
(f. pad.)


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