Il taglio del cedro solleva proteste La proprietà: «Era ormai pericoloso»

TEOLO. Perché quel cedro del Libano monumentale di quasi 200 anni che impreziosiva il giardino di villa Rosa a Tramonte è stato abbattuto? E’ l’interrogativo che in questi giorni si pongono tutti vedendo il tronco, che alla base ha un diametro di oltre un metro e mezzo, adagiato per terra.
Risponde con un post sulla pagina Fb “Sei di Teolo”, Francesca Braga Rosa a nome dei proprietari della storica residenza. «Dopo un anno di analisi, monitoraggi e tentativi di cura, viene diagnosticata la morte di estese porzioni dell’apparato radicale, importanti problematiche legate all’incapacità della pianta di condurre linfa vitale. Tale conseguenza ha portato nel giro di pochi mesi all’insecchimento di buona parte degli apici. La valutazione di stabilità ha decretato inoltre una elevata propensione al cedimento, consigliando vivamente l’abbattimento».
Il grosso cedro era piantato a ridosso dell’oratorio del ’700 del complesso e in passato con le radici aveva creato problemi di stabilità alla chiesetta. «Si è presa una decisione straziante dopo aver ottenuto i permessi della Soprintendenza, del Parco Colli e del Comune».
«Questa sacra cattedrale naturale aveva per me un valore enorme, perché faceva parte insieme al paesaggio e all’architettura della villa di un pezzo di me. Appena il terreno sarà sanato verrà piantumato un nuovo esemplare al fine di preservare il disegno del giardino».
Alcuni cittadini in questi giorni si sono rivolti all’Ente Parco e al Comune per avere la documentazione che autorizza l’abbattimento della pianta. “I permessi e la relazione del tecnico sono in Villa, se qualcuno desidera visionarli ci contatti». —
Gianni Biasetto
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