Il tuffo di sindaco e questore
Paltana: due testimionial alla riapertura della piscina di Padovanuoto

IN ACQUA. Zanonato in piscina subito dopo il tuffo inaugurale
PALTANA.
La piscina della Padovanuoto ha battuto un altro record. A soli dieci giorni dalla terribile alluvione che ha affondato gli impianti per oltre un metro e mezzo delel acque del Bacchiglione, le vasche di via Vittorio Veneto hanno riaperto le porte ai clienti. I
I primi a tuffarsi accanto a Gianfranco Bardelle, per una lunghezza di 25 metri, il sindaco Flavio Zanonato e il questore Luigi Savina. A seguire l'assessore allo sporto Umberto Zampieri, il consigliere comunale Paolo Cesaro, il comandante del reparto mobile della polizia Sergio Culiersi, il campione di triathlon Alessandro Fabian. Ci sono volute 228 ore di lavoro instancabile, di giorno e di notte, la ferrea determinazione del presidente Bardelle, dei sui dipendenti (una quindicina) e dei volontari (più di 100). A festeggiare la rinascita dell'impianto comunale anche Rossano Galtarossa, campione olimpico di canottaggio, l'assessore Andrea Micalizzi; Dino Ponchio, presidente Coni Provinciale e Massimo Furlan dirigente della Canottieri Padova. «Non nascondo che quando abbiamo visto il disastro, siamo stati presi dallo sconforto: l'acqua e il fango avevano inghiottito tutto, non sapevamo cosa fare - ha raccontato Bardelle -. Poi ha prevalso un forte senso di responsabilità: la Padovanuoto dà lavoro a quindici famiglie e impegna un centinaio fra istruttori e personale tecnico. Siamo sportivi e cocciuti come gli sportivi: in 10 giorni è stato fatto un lavoro egregio e oggi, con orgoglio, torniamo a tuffarci in quest'acqua azzurra». L'urgenza di 400 mila euro di danni resta, ma «Padova è più forte degli eventi naturali», commenta con ottimismo il questore Savina. (e.sci.)
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