Il vento fa crollare il muro dell’antica villa Miari

A Sant’Elena sono crollati nel cuore della notte quindici metri di recinzione I mattoni sono finiti in mezzo alla strada. Appello del sindaco per il restauro
S. Elena (PD), 23.10.2014 Crollo del muro perimetrale dellla villa Miari De Cumani. ph. Zangirolami. Nella foto:
S. Elena (PD), 23.10.2014 Crollo del muro perimetrale dellla villa Miari De Cumani. ph. Zangirolami. Nella foto:

SANT’ELENA. Un tonfo nel cuore della notte, poi le pietre che invadono l’intera carreggiata e quindi l’arrivo di carabinieri e amministratori comunali. È stata una nottata tormentata quella vissuta: il vecchio muro di cinta di villa Miari de’ Cumani, simbolo di Sant’Elena, è improvvisamente crollato sotto le sferzate del vento che si è abbattuto l’altra notte sulla Bassa Padovana. «Erano le 4.30 quando un commerciante del posto ci ha svegliato per avvisarci che uno dei muri di recinzione della villa era crollato» spiega Camilla Scrofa de’ Cumani, uno dei membri della famiglia che vive nello storico podere «Pensavo si trattasse di qualche merletto ceduto, invece quando sono uscita lo spettacolo era allarmante». A venir giù, infatti, sono stati ben 15 metri di muro che danno sulla provinciale 8 “dei Bersaglieri”: la parete è crollata a terra con la stessa facilità con cui un foglio si piega a un soffio.

Il cedimento è avvenuto a partire dalla base del muro e, oltre che per il vento di ieri, probabilmente anche per l’ondata di maltempo della settimana scorsa. «Sono stato contattato dai carabinieri nel cuore della notte perché si era creato un problema di viabilità, visto che le pietre si sono riversate sulla strada principale» aggiunge il sindaco Emanuele Barbetta «Nel minor tempo possibile abbiamo ripulito la carreggiata. Ora, ovviamente, dovremo capire se il resto della recinzione vanta analoghi problemi». La villa ha un forte valore storico e culturale: nata probabilmente su una fortificazione medievale, è divenuta abitazione nel Seicento, periodo in cui fu oggetto di un importante ampliamento. Le mura sono invece del 1668. L’aspetto attuale risale tuttavia all’Ottocento, anni in cui è stato allestito il vasto parco di otto ettari ideato e realizzato da Osvaldo Paoletti, allievo dello Jappelli. «Abbiamo già avvertito un esperto, che verrà ad esaminare lo stato delle pareti di recinzione» conferma la proprietaria della villa «In tanti anni non abbiamo mai assistito a un crollo del genere». Pur essendo bene privato, villa Miari de’ Cumani è un simbolo a cui il paese è molto affezionato: «Per questo è necessaria la mobilitazione e la collaborazione di tutti» sottolinea il sindaco Barbetta «Per mantenere degnamente questo complesso servono risorse che ovviamente un privato non può avere. Ci sono molti modi per garantire un sostegno a beni come questo: penso ad esempio alla campagna “I Luoghi del Cuore” del Fai, che attraverso un click permette di far arrivare finanziamenti destinati al restauro e al recupero dei luoghi più belli d’Italia. Ahimè, nel 2012 la villa è stata inserita nel portale del Fai ma ha ricevuto solo 17 voti: invito tutti i cittadini e gli appassionati di arte e storia ad aderire alla campagna, che ha inserito villa Miari anche nell’edizione 2014». Per sostenere la manutenzione del podere è stata fondata anche l’associazione “Villa Miari de’ Cumani”, presieduta da Christian Karoline Weber e amministrata dalla figlia Camilla.

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