Il vescovo inaugura il Centro scout dedicato a Giulia Spinello

CARCERI. Sarà il vescovo Antonio Mattiazzo, questa mattina, ad inaugurare il nuovo Centro di Spiritualità Scout di Carceri. La struttura, che nasce nelle pertinenze dell’antica abbazia camaldolese, vuole diventare un punto di riferimento per l’universo scout della regione. Nel Veneto sono circa 30 mila gli scout appartenenti a diverse associazioni e solo nella Diocesi di Padova si contano 62 gruppi per un totale di 6.200, suddivisi tra Agesci (4.000), Federazione scout europa (1.200,) Associazione veneta scout cattolici (450), Corpo giovani esploratori ed esploratrici italiani (250) e altre realtà. La messa che terrà a battesimo il Centro sarà celebrata alle 10.30. Il Centro, la cui realizzazione affonda le radici in un percorso avviato due anni fa, si propone come luogo di preghiera, ricerca, incontro e spiritualità e sarà gestito dall’Associazione scout Carceri di cui fanno parte don Riccardo Comarella, assistente del Centro e rappresentante della Diocesi, oltre a due membri per ciascuna delle tre associazioni scout che condividono il progetto: Agesci, Associazione veneta scout cattolici, Federazione scout e Guide d'Europa. Il simbolo scelto per il Centro è una quercia, pianta che si contraddistingue per la sua maestosità e solidità e che da secoli è il simbolo del monastero di Carceri. La struttura è intitolata a Giulia Spinello, la giovane di Santa Giustina in Colle morta il 31 maggio 2013 a causa di un tragico investimento e che nel gennaio 2013 aveva svolto proprio a Carceri il suo campo di formazione per giovani capi. Il Centro ha la sua sede nell’antica casa del foresterario, composta di tre unità abitative: un appartamento per una persona, uno per tre e l’ostello per i ragazzi di 24 posti con cucina, sala da pranzo e incontri, tre bagni e cinque stanze da letto. All’esterno ha un ampio giardino per l’ospitalità in tenda. (n.c.)
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