Imparare nei container Per il settimo anno gli studenti di Abano come i terremotati

IL CASOIeri è iniziato un altro anno, ormai il settimo, a scuola nei container, come succede nei paesi terremotati, per gli studenti dell’Istituto Alberghiero Pietro d’Abano. Dall’anno scolastico...
BELLUCO-FOTOPIRAN-ABANO TERME-1°GIORNO ISTITUTO ALBERGHIERO PIETRO D'ABANO
BELLUCO-FOTOPIRAN-ABANO TERME-1°GIORNO ISTITUTO ALBERGHIERO PIETRO D'ABANO

IL CASO





Ieri è iniziato un altro anno, ormai il settimo, a scuola nei container, come succede nei paesi terremotati, per gli studenti dell’Istituto Alberghiero Pietro d’Abano. Dall’anno scolastico 2011-2012 sono stati posizionati all’esterno della succursale di via Appia Monterosso tre container, che stanno ospitando 13 classi. Una situazione che non è destinata a migliorare a breve, dato che la nuova ala prevista dalla Provincia al momento garantisce solamente i laboratori.



La Provincia ha avviato il bando per la realizzazione dell’edificio che ospiterà i laboratori di sala e di cucina, per i quali sono stati stanziati un milione e 300 mila euro. Il Comune ha appena dato il permesso di costruire. «I lavori che ci risulta abbiano copertura finanziaria sono solo quelli dei laboratori» conferma il preside Carlo Marzolo, «al momento la Provincia deve ancora impegnare la somma per le 13 aule previste. Al momento quindi i container rimangono e ci sono utili a garantire il regolare svolgimento delle lezioni».



Carlo Marzolo può tuttavia tirare un sospiro di sollievo. «L’anno appena iniziato parte con 840 iscritti e il fatto che sono uscite a giugno le ultime classi del boom delle iscrizioni ci fa guardare al futuro con più ottimismo. Quest’anno abbiamo infatti ridotto il numero di classi da 42 a 40. Questo ci consente di sfruttare al meglio le due nuove aule inaugurate nel porticato della succursale a settembre 2017 e di respirare. Senza andare in prestito di aule all’Alberti».



Nonostante la diminuzione delle classi, reggono, eccome, le iscrizioni. «Siamo l’unico istituto alberghiero del Veneto che regge l’impatto» spiega ancora il dirigente scolastico. «Mentre in tutti gli altri istituti si registra un calo nelle iscrizioni nele classi prime, da noi i nuemri sono in linea con quelli dell’anno scorso. Andiamo controtendenza, dato il calo demografico. Penso che questi certifichi la qualità della nostra scuola».



Ieri primo giorno di scuola per i ragazzi, tornati a riempire i tre container. «Si sta bene qui» fanno sapere alcuni ragazzi delle terze BS e BC, «peccato che sia molto caldo e i condizionatori oggi non funzionavano». «on ci sentiamo terremotati» aggiungono gli studenti della seconda D, «di solito si sta bene, sia con il calco che con il freddo». Michele della quinta DC sottolinea alcuni aspetti: «Nei container più vecchi si sentono le voci provenienti dalle altre classi, mentre nell’ultimo l’insonorizzazione è perfetta» osserva, «più che le aule, ci servono i nuovi laboratori. Se ce ne sono di più è meglio dato che potremmo fare più ore e imparare meglio. Anche perché Esercitazioni pratiche è una delle materie che potrebbero essere introdotte ai prossimi esami di maturità. I laboratori sono necessari per preparare al meglio l’esame». Ma, conferma il preside, purtroppo non saranno pronti per quest’anno. —

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