Un impianto da 10 milioni per separare i rifiuti: «Meno smog per Padova»
La nuova struttura in corso Stati Uniti realizzata da AcegasAps con i fondi Pnrr: servirà a pulire il materiale, riducendo al minimo gli scarti di carta e plastica

Un impianto da 10 milioni di euro per migliorare in modo significativo la raccolta rifiuti e ridurre le emissioni di smog. È l’infrastruttura di pre-trattamento dei rifiuti urbani in fase di costruzione, grazie ai fondi Pnrr, da parte di AcegasAps in corso Stati Uniti: rappresenta uno dei progetti più avanzati nel panorama regionale per la raccolta differenziata.
La linea di trattamento, già completa al 90%, entrerà in funzione a marzo del 2026, e nasce in risposta a un bisogno ormai evidente: migliorare la qualità dei materiali conferiti, ridurre gli scarti e aumentare la percentuale di rifiuti effettivamente riciclati.
Negli ultimi anni, infatti, la qualità delle frazioni raccolte è peggiorata a causa di comportamenti poco consapevoli e di un mercato sempre più esigente. Da qui la necessità di dotare il territorio di una struttura altamente automatizzata, capace di selezionare in modo più preciso e affidabile ciò che i padovani gettano ogni giorno.
I lettori ottici 3d
L’impianto, completamente al coperto, utilizzerà sistemi avanzati di selezione automatica che processeranno materiali provenienti sia da raccolta monomateriale che multimateriale, in particolare carta, cartone e plastica. Il percorso inizierà con l’apertura dei sacchi, la vagliatura tramite setacci rotanti che separeranno i rifiuti per dimensione e densità, sino alla rimozione dei metalli ferrosi e non ferrosi.
Il punto più innovativo sarà però rappresentato dai selettori ottici di ultima generazione, in grado di riconoscere colore, natura del materiale e tipologia polimerica. In questo modo diventerà possibile distinguere automaticamente pet, pvc, film plastici o carta di diverse qualità, garantendo un alto livello di purezza del materiale in uscita. Un’automazione che non sostituirà il ruolo delle persone.
Gli operatori avranno il compito di verificare la correttezza dei flussi e garantire un ulteriore affinamento della selezione, intervenendo sulle linee sia in positivo sia sugli scarti, che vengono ricircolati nel processo per massimizzare il recupero.
Pulire i rifiuti
«L’output saranno balle di rifiuto pulito. Questo ci permetterà di essere parte proattiva del processo di avvio al recupero, superando il ruolo esclusivo di raccolta e stoccaggio che Acegas svolgeva fino a oggi – sottolinea Anna Gloria Demilito, responsabile dell’esercizio impianti e trasferenze Padova-Trieste per Acegas – I vantaggi sono molteplici: maggiore competitività, più efficienza economica e soprattutto valore condiviso per cittadini e territorio».
Gli effetti positivi per la comunità saranno tangibili. La presenza dell’impianto in città eviterà il trasporto di rifiuti verso strutture situate anche a decine di chilometri di distanza, con un risparmio significativo di emissioni di Co2 e una riduzione dei mezzi in circolazione sul territorio.
Inoltre, la migliore qualità del materiale conferito ai consorzi nazionali permetterà di ottenere ricavi più elevati e di gestire in modo più razionale le risorse economiche, con impatti favorevoli sull’intero sistema dei servizi ambientali. La struttura, che tratterà fino a 30 mila tonnellate all’anno tra carta, cartone e imballaggi in plastica, rappresenta un investimento da 9,9 milioni di euro, di cui 1, finanziati dal Pnrr e il resto sostenuto dalla multiutility. Si tratta del primo impianto interamente al servizio della città e del bacino Padova Centro. —
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








