In aumento i casi di melanoma «Evitate le scottature da sole»

Presentata la sperimentazione pre-clinica sull’efficacia della proteina Hp-Nap Il professor Mocellin: «Se l’esito sarà positivo potremo testarla sui pazienti»  



È il primo tumore negli uomini e il secondo nelle donne: il melanoma è al centro di un progetto dello Iov, condotto in collaborazione con l’Università di Padova e il contributo dell’associazione Piccoli Punti che, grazie a un contributo di Unicredit, ha donato un macchinario “conta cellule” che faciliterà e velocizzerà il lavoro in laboratorio. Lo scopo è verificare l’efficacia di una proteina sul melanoma metastatico e aprire così la strada - dopo i test sul piccolo pesce zebrafish - a studi clinici nei pazienti.

il melanoma

«L’unica causa accertata di melanoma sono le scottature da sole», sottolinea il professor Simone Mocellin, dirigente di Chirurgia oncologica melanomi e sarcomi Iov e Università di Padova, «e quanto più piccoli si è quando si prendono le scottature, tanto più aumenta la possibilità di ammalarsi. Ed è accertato che l’aumento dei casi è legato all’assottigliamento dello strato di ozono, perché aumenta l’intensità dei raggi solari».

casi in aumento

«Quando ho iniziato a occuparmi di melanomi a metà anni Ottanta» aggiunge il direttore di Chirurgia oncologica e del Centro regionale Melanoma e Sarcomi Carlo Riccardo Rossi, «c’erano dai 400 ai 500 casi l’anno in Veneto. Ora siamo a 1.500, con un incremento del 3-4% annuo. E quello che preoccupa è che vediamo molti casi in persone under 50. Per fortuna, grazie alla prevenzione e alle nuove terapie, farmaci intelligenti e immunoterapia, la mortalità è molto ridotta: il 74% di chi viene operato al primo stadio guarisce e la sopravvivenza a 10 anni va oltre l’80%».

il progetto

«La proteina Hp-Nap, prodotta dall’Helicobacter pylori viene già utilizzata in modelli animali in vivo per trattare diversi tipi di cancro» rileva il professor Mocellin, «e ha mostrato risultati promettenti in modelli preclinici, probabilmente per la sua attività di stimolazione immunitaria. Il nostro progetto mira a valutare l’efficacia di questa proteina sul melanoma metastatico umano in un modello preclinico, con test sia in vitro che in vivo, in quest’ultimo caso sullo zebrafish. Qualora i risultati fossero positivi potremo testare l’efficacia e la tollerabilità di Hp-Nap nell’uomo con studi clinici». Il progetto durerà tre anni e viene condotto dallo Iov in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Padova con le professoresse Marina de Bernard e Natascia Tiso.

nuova strumentazione

Ieri è stato presentato il nuovo strumento che avrà un ruolo da protagonista nello studio dello Iov e che è stato donato dall’associazione Piccoli Punti grazie al cntributo di Unicredit, per una spesa complessiva di 6.150 euro. «Si tratta di un conta-cellule automatico che rende più precisa e velocizza la fase del conteggio delle cellule in coltura» sottolinea Mocellin, «inoltre esamina la salute e la vitalità delle cellule, informazioni fondamentali per testare l’efficacia della proteina come composto anti-tumorale». «Il valore dello strumento» conclude Rossi, «va oltre questo progetto, dal momento che si renderà utile in altri progetti». —



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