In bici da Padova ai Colli, pista per settemila abitanti

Inaugurata ieri la ciclabile di Brusegana: 1,5 chilometri di percorso protetto. Rifatta l’illuminazione e rialzati i passaggi pedonali. Rossi: «È uno stile di vita»
MALAGOLI - INAGURAZIONE PISTA CICLABILE VIA DEI COLLI
MALAGOLI - INAGURAZIONE PISTA CICLABILE VIA DEI COLLI

Un chilometro e mezzo di pista ciclabile per collegare Padova ai Colli in poche pedalate. Un nuovo tassello che conferma la città del Santo “capitale” della mobilità su due ruote per densità di piste ciclabili sul territorio comunale.

Ieri mattina Ivo Rossi ha inforcato la bici per percorrere, insieme al capogruppo Pd in consiglio Gianni Berno e agli Amici della bicicletta, i primi chilometri della corsia dedicata alle due ruote di via dei Colli. L’intervento, che è costato circa un milione di euro, era partito a febbraio 2012 e si è concluso nelle scorse settimane non senza qualche critica da parte di associazioni come il Wwf. In vista della bella stagione c’è stato il taglio del nastro ufficiale, anche se qualche dettaglio è ancora da ultimare. Ieri mattina l’inaugurazione alla presenza del parroco di Brusegana, don Fabio Artusi, e di quello della parrocchia di Santi Fabiano e Sebastiano don Luigi Sposato.

I primi caldi non hanno fatto desistere gli amanti delle due ruote che si sono presentati alle 11 sul sagrato della chiesa. Lì ha preso la parola il vicesindaco Ivo Rossi, che ha ripercorso le tappe della riqualificazione di via dei Colli. «L’intervento si estende dal cavalcavia fino a Tencarola, al confine con Selvazzano» spiega, «per un totale di circa un chilometro e mezzo di pista. Abbiamo rifatto le corsie ciclopedonali da ambo i lati». Una parte della pista ciclabile esisteva già ed è stata riqualificata, gli ultimi 700 metri che portano direttamente all’ex Salata sono invece nuovi di zecca. «Questo intervento consente di raggiungere velocemente i Colli» continua Rossi. Le nuove corsie potranno essere usate dai circa 7 mila abitanti della zona di Brusegana e di Santo Stefano. Ma l’intervento non riguarda solo i ciclisti. «È stata rifatta anche l’illuminazione» prosegue Gianni Berno, «che garantisce un risparmio energetico di circa il 30%, a cui si aggiunge la possibilità di un’ulteriore regolazione che consente di abbassare di un altro 30% i consumi. Sono stati rialzati i passaggi ciclopedonali e tolti i pali del filobus, ormai in disuso da decenni». Dopo la benedizione da parte dei sacerdoti, che hanno avuto un pensiero per la sicurezza di chi percorre le strade di Padova, la pista è stata “battuta” in direzione Colli. Rossi ha divulgato anche i dati sulla mobilità diffusi dall’Istat a livello nazionale. Padova vanta il primato di piste ciclabili, 164,8 chilometri ogni cento metri quadrati di superficie comunale. Dieci volte la media nazionale. «Questa certificazione depone ancora di più a sostegno di quanto fatto in questi anni» sostiene Rossi «bisogna ripensare la città e fare degli investimenti». Anche quando vanno incontro a critiche come lo snodo di via San Francesco, conteso tra auto e bici. «Bisogna fare delle scelte, la bici è uno stile di vita» continua «per questo continuiamo con progetti come il bike sharing: contiamo di partire con l’autunno».

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