In chiesa entra il cane Raf per portare le fedi del “sì”

Matrimonio particolare a Santa Giustina: il labrador, guida di Caterina Trolese, non vedente, ha seguito la sua padrona facendosi coccolare dagli invitati
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - MATRIMONIO CON CANE GUIDA A SANTA GIUSTINA
BARON - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - MATRIMONIO CON CANE GUIDA A SANTA GIUSTINA

Un “sì” molto particolare quello fra Caterina Trolese e Massimo Morello, che ieri mattina si sono giurati amore eterno nella chiesa di Santa Giustina, sulle splendide note dell’Ave Maria di Schubert. Le due fedi nuziali sono state portate all’altare dal loro cane Raf, un labrador addestrato come cane guida: Caterina, infatti, è non vedente, e nel suo giorno più bello ha voluto riservare al suo migliore amico un ruolo molto speciale. Raf, però, era emozionato quanto i due sposini, e nella strada fino all’altare si è fatto un po’ prendere dai saluti con tutti i familiari. Dopo qualche giro di troppo è arrivato a destinazione, con il suo cuscinetto bianco sul dorso, ed è stato premiato da un tenero abbraccio da parte della sposa. I due ragazzi, 33 anni lei e 37 lui, si sono conosciuti qualche anno fa ad un compleanno, un incontro organizzato dagli amici: ora vivono insieme ad Albignasego, ma hanno deciso di sposarsi nella chiesa di Santa Giustina dove 45 anni fa si erano sposati i genitori di Caterina. Raf arriva dalla Scuola triveneta cani guida Puppy Walker onlus di Selvazzano. «Ogni anno», spiega la vicepresidente dell’associazione, Paola Boaretto «regaliamo 8 cani: vengono addestrati per 6-8 mesi, poi seguono un corso di due settimane con l’adottante. L’ultima fase serve a far conoscere il cane guida e il suo padrone, abituando entrambi ad affrontare insieme tutte le situazioni possibili. Raf è stato affidato a Caterina circa tre anni fa». E ora sono inseparabili. Se n’è accorto anche il parroco, Federico Lauretta, che per spezzare la tensione del momento ha aperto la cerimonia con una battutina: «tu, Massimo, non essere geloso. Possiamo veramente dire che il cane è il migliore amico dell’uomo, e oggi, insieme ai vostri cani, vi accogliamo». In chiesa, in effetti, Raf non era l’unico a quattro zampe: insieme a lui c’erano diversi altri labrador della Scuola Triveneta, protagonisti anche di una sorpresa finale: il lungo velo bianco che ornava l’auto degli sposi è stato srotolato lungo il sagrato e tutti i labrador hanno aspettato gli sposini in fila ordinata.

Silvia Quaranta

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