In fila per ore ma l’impegnativa è sbagliata

PIOVE DI SACCO. Quando il sistema delle ricette elettroniche entrerà a regime questo tipo di equivoci sarà eliminato. Purtroppo però, finché ci saranno ancora le vecchie ricette scritte a mano dai medici di base, qualche inconveniente è ancora possibile. Tipo quello che è incorso ieri all’Immacolata Concezione. C.M., una donna di Saonara che da un paio di mesi pensava di avere prenotato, tramite il Cup, un piccolo intervento ambulatoriale di chirurgia, dopo avere atteso pazientemente il proprio turno si è vista rifiutare la prestazione richiesta perché in realtà era stata prenotata solo per una semplice medicazione, come tra l’altro riportava l’impegnativa del medico di base. Non c’è dubbio che si sia trattato di un equivoco sorto in fase di prenotazione e che la ricetta informatizzata l’avrebbe evitato in quanto direttamente verificabile dall’operatore. Ovviamente la donna si spazientita per il disagio dell’inutile attesa e per avere perso mezza giornata di lavoro. Da parte sua la direzione dell’Usl 6, pur comprendendo il disagio, conferma l’incongruenza tra il testo della ricetta e la natura della prestazione effettivamente richiesta dalla paziente che avrebbe previsto una preparazione preventiva dell’ambulatorio. Inoltre smentisce categoricamente che sia stato richiesto il pagamento del ticket in quanto sulla ricetta è stata apposto il timbro di “prestazione non eseguita”.(al.ce.)