In manette il mago delle carte di credito clonate

Blitz della polizia al negozio Video Look di via San Clemente: arrestato un giovane rumeno

PADOVA. Era diventato l’incubo delle boutique di Padova e Milano, al punto che la sua foto era stata diramata a tutte le pattuglie della polizia. Stefan Laurentiu Visinescu, 27 anni, rumeno, era considerato un genio della clonazione delle carte di credito. Gravando su conti correnti americani riusciva a fare acquisti nei negozi più costosi della città, comprando borsette da donna anche da 2.700 euro. Il giovane è stato arrestato giovedì pomeriggio dopo l’ennesimo tentativo, stavolta al negozio VideoLook di via San Clemente. Secondo quanto ricostruito dagli agenti della squadra volante della questura, coordinata dal commissario capo Valeria Pace, in tre o quattro mesi il ventisettenne era riuscito a totalizzare acquisti per quasi 60 mila euro, tra i negozi delle griffe più prestigiose a Padova e a Milano in via Montenapoleone. A Padova c’è traccia di lui da Gucci e pure da Hermes, al punto che si erano messi in moto pure i funzionari dell’American Express, ovviamente su segnalazione dei clienti che hanno riscontrato i consistenti ammanchi in conto corrente. L’altro giorno è stata proprio American Express a segnalare al 113 la sua presenza da Video Look in via San Clemente, dove stava per acquistare una borsa da quasi 2.500 euro. Sul posto è intervenuta una pattuglia della squadra volante. Quando si è reso conto che stava per arrivare la polizia si è liberato di un contenitore di tessere clonate che teneva in tasca. L’ha gettato all’interno di una borsa del negozio e poi si è dato alla fuga. Ma nel giro di qualche metro è stato braccato dagli agenti. In tasca Visinescu aveva anche due carte d’identità con differenti generalità: in una risultava essere rumeno, nell’altra greco. Tant’è che a Milano era conosciuto (e ricercato) come “il greco”. Gli investigatori della questura hanno ricostruito passo-passo gli ultimi mesi di truffe commesse, contestandogli tutto. Per questo motivo è stato condotto al carcere Due Palazzi di Padova. Non è escluso che American Express decida di rivalersi contro di lui per chiedere il risarcimento del denaro drenato dalle casse degli inconsapevoli clienti

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