In preda all’ira morde un carabiniere

RUBANO. Pretendeva di avere ragione con le minacce e la violenza, ma è stato arrestato dai carabinieri dopo un lungo tentativo di avere la meglio su quell’egiziano fuori di sé dall’ira: ci sono voluti quattro uomini per tenerlo fermo e lui nel frattempo è riuscito a spintonarne uno e a morsicarne un altro. Mohamed Sourour Badr Shalbi, 45 anni, ieri mattina al processo per direttissima è stato condannato a due anni di reclusione, con la condizionale, per resistenza, minacce e danneggiamento.
Lunedì pomeriggio l’egiziano era arrivato da Pontecorvo, in provincia di Frosinone dove abita, per recarsi alla ditta Delta spedizioni internazionali, che ha sede in via Rossi a Rubano. Con un socio aveva collaborato appunto con questa azienda, effettuando per suo conto alcuni trasporti di merce tra l’Italia e l’Egitto. Ma poi con il socio i rapporti si erano incrinati e avevano smesso di lavorare insieme. Non aveva nessun titolo, pertanto, di presentarsi ieri alla Delta a chiedere della documentazione relativa all’ex socio. A nulla sono valse le spiegazioni dei titolari, che lo hanno invitato ad andarsene. Mohamed Sourour Badr Shalbi ha minacciato di andare a prendere una pistola in auto e di ammazzare tutti e poi, all’arrivo dei carabinieri di Selvazzano, ha staccato un quadro dalla parete, lo ha rotto con una testata e con i pezzi acuminati del vetro ha minacciato i presenti. All’arrivo della pattuglia del Norm di Padova l’egiziano ha picchiato un carabiniere e ne ha morso un altro alla mano. Alla fine sono riusciti a caricarlo in auto e a rinchiuderlo in cella di sicurezza fino al processo di ieri mattina. (cri.s.)
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova