In Veneto la Lega riscrive la storia d'ItaliaIl 25 aprile? «E' solo il giorno di San Marco»

«Storia senza gloria»: opuscolo distribuito dai giovani padani all'Università e nelle scuole. Ecco l'Unità d'Italia in salsa padana. Garibaldi e i mille? «Una grande recita». Il plebiscito del 1866? «Una truffa»
La copertina dell'opuscolo e nella foto piccola Nicola Finco
La copertina dell'opuscolo e nella foto piccola Nicola Finco
PADOVA.
«Storia senza gloria, le verità nascoste del Risorgimento». Alla vigilia delle celebrazioni per la festa della Liberazione, il 25 aprile, la Lega Nord irrompe con una pubblicazione destinata tutte le scuole superiori e alle università. I giovani del movimento studentesco e del movimento universitario del Carroccio hanno pensato di realizzare questa pubblicazione per svelare, a loro dire, alcuni retroscena della storia del Veneto. La dedica è eloquente: «A tutti i giovani liberi di pensare, di studiare, di riscoprire una storia che ci appartiene e che a volte qualcuno ha tentato di nascondere».


«Non vogliamo rivisitare la storia - evidenzia il consigliere regionale della Lega Nord Nicola Finco, uno dei promotori dell'iniziativa - Vogliamo semplicemente raccontare nel modo giusto l'annessione del Veneto all'Italia. Quale occasione migliore del 25 aprile? Già tutti si sono dimenticati del 17 marzo, noi teniamo alto il tiro. Vogliamo che i giovani prendano coscienza che l'annessione del Veneto all'italia non è stata cosa semplice. Visto che la scuola è sempre stata di sinistra, ora vogliamo parlare noi. Piaccia o non piaccia».


Dicono che non vogliono rivisitare la storia, ma basta addentrarsi nella lettura per capire che questo opuscolo lascerà dietro di sé una scia di polemiche. Ecco alcuni esempi. La spedizione dei Mille? Una delle più grandi recite che la storia moderna abbia mai conosciuto. Scrivono gli autori: «La narrazione tradizionale si è sempre contraddistinta per una serie di omissioni e falsificazioni finalizzate alla costruzione del mito fondativo della nazione, elemento indispensabile per creare, a posteriori, una qualche forma di sentimento nazionale». O ancora: «Per chi non si era schierato con i Savoia la punizione doveva essere esemplare: non c'era alcuna pietà, né rispetto, per chi non collaborava e non abbracciava la causa dei nuovi padroni. Si trattò del lato più oscuro e vergognoso del Risorgimento, quello di cui è meglio non parlare e quello su cui, in effetti, si è sempre taciuto».


Sfogliando tra i vari capitoli si trova «1866: il Plebiscito truffa in Veneto». Il 25 aprile? «Il giorno di San Marco». C'è poi la sezione chiamata «Domande e risposte», in cui segno: "Chi si celava dietro l'impresa Garibaldina?", "Cosa intendeva Cavour per Italia", "Quale ruolo ha avuto la Mafia nel corso del Risorgimento?". E qui vale la pena citare le prime righe della lunga risposta: «L'impresa Garibaldina fu in gran parte aiutata dalla discesa sul campo di battaglia di personaggi quali i "picciotti" in Sicilia e i "lazzari" in Campania, delle sorte di capi bastone che guidavano masse inermi di "cafoni", contadini assoggettati al potere feudale, ai quali paradossalmente veniva promessa una riforma agraria e soldi, protezione e lavoro».


L'opuscolo è stato realizzato da Filippo Frigerio, Matteo Lazzaro e Fabio Molinari. Il progetto è stato presentato ieri pomeriggio nella sede della Lega Nord di Montà. È facile prevedere che ci sarà una reazione sia da parte del mondo della politica che da quello della scuola.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova