Inaugurato l’Alì di Vigodarzere Assunti venti giovani

Duemila persone all’apertura del punto vendita Canella punta all’ipermercato entro un anno all’ex Grosoli
Di Cristina Salvato

VIGODARZERE. L’età media è di circa 26 anni e il direttore, Mattia Gobbi, di anni ne ha appena 34. Ha aperto ieri in piazza Unità d’Italia a Vigodarzere il quarantatreesimo punto vendita Alì in provincia di Padova, che dà lavoro a una ventina di persone, tutte, appunto, giovanissime e che vanno ad aggiungersi ai tremila che già lavorano per Alì Spa. Duemila circa le persone che hanno assistito al taglio del nastro e che poi hanno affollato il supermercato, a caccia di sconti e offerte promozionali. Nelle prime due ore di apertura sono stati battuti dalle cinque casse ben 632 scontrini. «Ma nonostante i grandi numeri del nostro gruppo» afferma il presidente Francesco Canella «vogliamo continuare ad essere un’azienda veneta a conduzione familiare, profondamente radicata nel territorio, con i nostri supermercati di quartiere ma anche col sostegno alle realtà associative e culturali: la settimana scorsa abbiamo, infatti, contribuito all’organizzazione della Mostra del libro qui a Vigodarzere».

In programma ci sono delle nuove aperture: quattro i supermercati in via di costruzione: due a Ferrara, uno a Vicenza e uno a Rovigo. E poi ci sarà la Grosoli. O meglio un piccolo centro commerciale all’interno dell’ex macello che sorge in via La Malfa a Cadoneghe, abbandonato e diroccato da anni. Una vastissima area, ampia 75 mila metri quadrati, su cui sorgeranno una piazza, un parco, il piccolo centro commerciale, edifici residenziali. Francesco Canella sembra ottimista: magari per l’anno prossimo l’ipermercato potrà essere pronto. «Per completare il resto del progetto, però, ci vorranno almeno tre anni» annunciano Gianni e Matteo Canella, rispettivamente vicepresidente e responsabile degli Affari generali. «I tempi si sono allungati di parecchio, appunto per la complessità dell’intervento e la continua mediazione con l’amministrazione comunale. Partiremo a breve con la firma della convenzione, con la bonifica dei capannoni e dei terreni, e con l’abbattimento. Un procedimento che sarà costosissimo, per la vastità dell’area e per lo smaltimento di tonnellate di rifiuti edili. La prima opera a partire sarà comunque la struttura commerciale, cui si aggiungeranno via via tutti gli altri interventi ed edifici». Anche per l’ex Grosoli di Cadoneghe, così come per Vigodarzere, l’Alì è sorto sulle ceneri di un’attività produttiva dismessa, il vecchio mobilificio Marangon: adesso si è trasformato in una piazza circondata da edifici, sotto la supervisione dell’architetto Valentina Cerami.

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