Inchiesta su Ecofficina, controlli nella base di Bagnoli

Blitz di carabinieri, vigili del fuoco, Spisal e Ispettorato del lavoro nel centro di accoglienza. Dai primi riscontri non ci sarebbero irregolarità
Bagnoli di Sopra (PD), 01.12.2016 Bliz Interforze a centro profughi nella ex caserma di Bagnoli. Nella foto: i Carabinieri controllano ogni veicolo e persona che entra nella base, ispezionando anche l'interno del mezzo.
Bagnoli di Sopra (PD), 01.12.2016 Bliz Interforze a centro profughi nella ex caserma di Bagnoli. Nella foto: i Carabinieri controllano ogni veicolo e persona che entra nella base, ispezionando anche l'interno del mezzo.

Blitz di carabinieri, vigili del fuoco, Spisal e Ispettorato del lavoro ieri mattina al centro di accoglienza per migranti a San Siro di Bagnoli. I controlli sono stati disposti dalla Procura di Padova che da mesi sta indagando sul conto di Edeco - ex Ecofficina - e dei suoi vertici, tra cui il presidente Gaetano Battocchio, il legale rappresentante Sara Felpati e il "factotum" Simone Borile (marito di Felpati). Su quest'ultimo si incrociano anche le indagini che la Procura sta conducendo per Padova Tre Srl, la società di Este (proprietà dei Comuni della Bassa padovana e del Piovese) di cui è stato vicepresidente e direttore, e che ha un buco da oltre trenta milioni di euro. Dai primi riscontri, pare non sarebbero emerse irregolarità. Nulla, almeno, di rilevabile sul posto. Saranno necessari approfondimenti "a tavolino" su una parte della documentazione. I militari hanno temporaneamente interrotto la possibilità di entrare o uscire dal centro, circostanza che, per altro, non ha provocato moti di protesta da parte degli ospiti, 900 circa in questo periodo.

Migranti, blitz interforze alla base di Bagnoli

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