Incontro hard, cliente ingannato e minacciato

CANDIANA. Il numero di cellulare l’aveva trovato su un sito specializzato in incontri sessuali a pagamento. Ed era associato all’immagine di una ragazza piuttosto avvenente.
Così P.R., vicentino di 26 anni, si era deciso: aveva composto il numero e contattato la donna. Forse la voce di lei era giovanile, fatto sta che durante la conversazione telefonica il giovane non ha avuto sospetti. Hanno scambiato alcuni convenevoli, poi hanno concordato giorno, ora e luogo della prestazione. La donna gli ha dato l’indirizzo della propria abitazione a Sossano (Vicenza).
Sicuro di incontrare una prostituta giovane e affascinante, sabato sera P.R. si è presentato alla porta della casa. Solo che chi gli ha aperto non corrispondeva affatto alla foto sul web, al punto che, sulle prime, pensava di aver sbagliato e ha chiesto delucidazioni alla donna di 53 anni che l’aveva accolto. No, non era un errore. A quel punto P.R., avendo ormai capito di essere stato tratto in inganno, ha deciso di levare le tende. Ma lei, Emanuela Vanin, originaria di Candiana, non è stata affatto accomodante.
Se a lui non interessava più la prestazione, lei i soldi pattuiti li voleva lo stesso così, dopo un breve battibecco, secondo la versione del giovane, ha afferrato un coltello da cucina e glielo ha puntato alla gola. Minacciando così il giovane, si sarebbe fatta consegnare 100 euro, la somma concordata per la prestazione. Appena fuori, però, P.R. ha chiamato i carabinieri che arrivati sul posto, hanno perquisito la casa, trovando il denaro del giovane e l’arma: Vanin è stata arrestata con l’accusa di rapina aggravata. L’autorità giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari.
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