Indagine sul gruppo Facebook che segnala i posti di blocco

Padova, nel bilancio annuale della Polizia stradale finisce anche la pratica diffusa sul social network

PADOVA. Nel bilancio annuale della polizia stradale di Padova finisce anche il gruppo Facebook “Autovelox Padova e provincia”. Con 20.938 membri entra a tutti gli effetti tra i “nemici” di chi fa prevenzione per mestiere.

La community è stata segnalata alla Polizia postale di Padova e ora è oggetto d’indagine. Segno dei tempi che cambiano. Un tempo lampeggiando i fari abbaglianti si avvisavano due o tre automobilisti, oggi con un clic si raggiungono 21 mila persone.

Tuttavia, i dati presentati dal primo dirigente Sabato Riccio dimostrano che i “peccati” di chi viaggia in auto sono sempre gli stessi. Passano gli anni ma la gente continua a premere l’acceleratore a tavoletta, a bere anche se deve guidare e a farsi distrarre dal telefonino.

La Polstrada di Padova è la più attiva d’Italia per patenti ritirate. Il dirigente ha deciso di investire mezzi e uomini nella prevenzione e, purtroppo, anche nella repressione. Il tutto si traduce in servizi mirati per stanare chi guida sotto l’effetto dell’alcol o della droga.

Quasi ogni fine settimana gli agenti di via D’Acquapendente organizzano posti di blocco con il camper medico della polizia. I fermati vengono sottoposti all’etilometro e anche agli accertamenti antidroga con i nuovi stick d

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