Inferno al Sugar Reef per un cortocircuito

PIOMBINO DESE. Il fuoco ha distrutto ieri notte i 1.200 metri quadri della discoteca Sugar Reef. Nessuno è rimasto ferito: quando è scoppiato l’incendio, poco dopo mezzanotte, il locale di via Pacinotti era chiuso, già pronto per la festa di Halloween. Da una prima stima il danno ammonta a 2 milioni di euro; i titolari sono assicurati.
Le cause. Si pensa a un corto circuito, forse in un banco frigo: tutte le porte risultavano chiuse con catena, non c’erano segni di inneschi né elementi per poter dire che il rogo sia stato provocato. Gli investigatori si riservano di valutare tutti gli elementi prima di escludere il dolo. I 3 soci titolari e il direttore - Fabio Volpato di Castelfranco, i camposampieresi Thomas Visentin e Riccardo Checchin (quest’ultimo legale rappresentante) e Cristian Simioni di Castelfranco - dicono di non avere mai ricevuto minacce o intimidazioni.
Un inferno. Per domare le fiamme, visibili nell’oscurità a chilometri di distanza sono intervenuti i vigili del fuoco di tutto il circondario con una quarantina di uomini e più mezzi; le indagini sono affidate ai carabinieri di Piombino, coordinati dal luogotenente Giuseppe Maraschio. L’allarme è scattato a mezzanotte. Ad avvistare il fumo che fuoriusciva dal tetto è stata un’automobilista, che è corsa dentro al bar Motivi, adiacente alla discoteca, per segnalare il pericolo.
L’allarme. Il titolare del Motivi, Fabio Antonello, ha telefonatosubito al 115. Pochi secondi dopo i centralini dei vigili del fuoco e dei carabinieri sono stati presi d’assalto da residenti e automobilisti. Sul posto s’è portata una pattuglia dei carabinieri, seguita dai pompieri di Castelfranco con 3 autobotti e un’autoscala. A seguire sono arrivati i pompieri di Cittadella, Santa Giustina in Colle, Mestre con 2 mezzi, Treviso e un funzionario da Padova. L’opera dei pompieri ha permesso di salvare almeno gli elementi della cucina del Sugar Reef e di limitare i danni al Motivi. Salvo anche il supermercato.
Un disastro. Il fuoco ha invece divorato l’intero locale da ballo con il bar, la consolle e gli uffici e fatto crollare la copertura. L’attività è certificata e autorizzata e l’impianto elettrico era a norma, ma le fiamme hanno avuto buon gioco con la travatura in legno, il lamellare e il rivestimento insonorizzante. Dalle prime risultanze il fuoco ha avuto origine dalla sala centrale. «È partito a ovest del fabbricato», spiegava ieri mattina Ivano Sbrizza, capo squadra dei pompieri, «e si è propagato a est fino alle cucine, dove lo abbiamo fermato impedendo che raggiungesse il supermercato».
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