Iniezioni, sei medici di base a disposizione oggi e l’8 maggio

Giada Crivellaro

MONTAGNANese

Borgo Veneto e Megliadino San Vitale sono i primi Comuni del Montagnanese a vaccinare grazie alla volontà di sei medici di base. Due le giornate individuate: oggi a Borgo Veneto e sabato 8 maggio a Megliadino San Vitale, al termine delle quali i Comuni auspicano di essere riusciti a vaccinare tutti i cittadini over 70 e le categorie fragili. I luoghi individuati sono la palestra comunale nella frazione di Megliadino San Fidenzio per Borgo Veneto e il Centro diurno per Megliadino San Vitale. L’iniziativa parte dalla rete dei medici di base in forza ai due Comuni, con l’obiettivo di aiutare le Usl che stanno già vaccinando questa fascia di popolazione. A formarla sono i dottori Antonio Giacomini e Pierantonio Marcolin di Santa Margherita d’Adige, la dottoressa Lucia Dalrì di Saletto, il dottor Franco Cilli di Megliadino San Fidenzio e le dottoresse Natalya Borysenko e Carmela Donato di Megliadino San Vitale.

Il dato preoccupante che ha fatto scattare l’iniziativa è la scarsa affluenza del territorio: tra i Comuni della provincia, la più scarsa partecipazione coincide proprio con il Montagnanese. Così facendo i sei medici sperano di porre rimedio alla poca adesione. I medici hanno richiesto quindi il supporto dei Comuni, che hanno subito individuato le due strutture ospitanti, mettendole a loro disposizione.

Silvia Mizzon, sindaco di Megliadino San Vitale, spiega: «Abbiamo accolto volentieri la richiesta dei medici. Il centro diurno è una struttura pronta all’uso, in quanto viene già utilizzato anche come centro prelievi». Il primo cittadino di Borgo Veneto, Michele Sigolotto, aggiunge: «Anche la nostra palestra comunale si presta bene, in quanto dispone più spazi che divideremo tra accoglienza e post vaccinazione».

In entrambe le giornate, le persone troveranno tutti i sei medici nella struttura e saranno guidate verso il proprio medico di base, che effettuerà quindi la vaccinazione. Ad essere utilizzato sarà probabilmente il siero Moderna. È garantito anche uno spazio per la post vaccinazione, dove i pazienti dovranno obbligatoriamente attendere quindici minuti prima di andare via. Saranno inoltre presenti la Protezione Civile e un’ambulanza dell’associazione “Montagnana soccorso”. Il dottor Giacomini, coordinatore della rete formata dai sei medici, sottolinea: «È importante ricordare che le vaccinazioni dipenderanno da quante dosi ci saranno inviate dall’Usl. Speriamo comunque di riuscire a vaccinare chiunque si presenterà nelle due giornate». —

giada Crivellaro

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