Inizia il Ramadan, pattuglie dei vigili alla palestra Giotto

PADOVA. Un inizio di Ramadan blindato quello che ha preso il via ieri sera nella palestra della scuola Giotto di via fra’ Paolo Sarpi. Come ogni anno oltre un centinaio di fedeli di religione musulmana hanno aperto il mese sacro del digiuno nella palestra della scuola concessa dal Comune. Ma ieri sera c’era un’aria diversa. Il passaggio delle auto della polizia municipale, voluto dall’amministrazione comunale, è stato discreto, ma c’era a controllare il via vai dei fedeli, a verificare che nessuno violasse la quiete pubblica. Ricordiamo che il sindaco Bitonci ha mal digerito la concessione della scuola fatta alla comunità marocchina dall’ex sindaco Ivo Rossi prima delle elezioni.
I fedeli, elegantemente avvolti nei loro costumi tradizionali, hanno cominciato ad arrivare un po’ alla volta a partire dalle 21. Uomini, donne, anziani e bambini, con una netta maggioranza di marocchini e tunisini, ma anche albanesi, somali, senegalesi. C’è chi ha raggiunto la palestra di via Sarpi in autobus, chi in tram, chi a bordo della propria auto, parcheggiata nello spazio messo loro a disposizione vicino alla scuola.
Tanti sono a arrivati in bicicletta. Tutti con la stessa forte motivazione: celebrare l’inizio del mese di Ramadan, pilastro dell’Islam, durante il quale i fedeli devono astenersi dall’alba al tramonto dal bere, dal mangiare, dal fumare e dal praticare attività sessuale.
Una volta arrivati in quella che, con un affitto al Comune di 360 euro, diventerà per un mese una sorta di moschea, si sono tolti silenziosamente le scarpe e con il volto rivolto verso la Mecca si sono inginocchiati sopra ai numerosi tappeti stesi su tutta l’area della palestra. E hanno iniziato a pregare. Dal calar del sole la cerimonia d’apertura del Ramadan si è conclusa attorno alle 23.30.
Un bilancio positivo quello della serata, nonostante contrasti con il provvedimento a sfondo leghista del sindaco Massimo Bitonci, il quale ha affermato che non verranno più concesse le palestre comunali per la preghiera durante il Ramadan. Il sindaco, che ha saputo della concessione della palestra Giotto da parte dell’ex amministrazione solo pochi giorni fa, non ha potuto fare nulla per bloccarla, ma ha promesso controlli continui e revoca della concessione in presenza di qualche forma di violazione del quieto vivere. Per questo già ieri sera la polizia municipale era lì, a girare in auto sulle strade intorno alla palestra Giotto.
La dura posizione del sindaco preoccupa ovviamente la comunità musulmana, la quale a giorni si prepara a presentare domanda proprio al Comune di Padova per avere uno spazio ampio in occasione della festa di chiusura del Ramadan che si chiuderà con la luna nuova del 27 luglio. La richiesta è per il Colbachini dell’Arcella o il Palasport Brentelle di Chiesanuova.
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