Omicidio di Limena, Alessio Battaglia resta in carcere
Dopo l’udienza di convalida è stato convalidato l’arresto del triestino accusato di aver ucciso il pensionato Franco Bergamin e di averne occultato il corpo in un armadio per giorni. Dopo il fermo aveva fatto alcune ammissioni, ha parlato anche davanti alla gip

E' stato ricondotto in carcere il 40enne triestino Alessio Battaglia, accusato dell’omicidio del coinquilino 80enne Franco Bergamin, il cui cadavere è stato trovato mercoledì 5 marzo nella sua abitazione di Limena.
Il presunto assassino, che ha delle prime ammissioni ai carabinieri di Monfalcone (Gorizia) che lo avevano arrestato giovedì 6 marzo, ha parlato di nuovo durante l'udienza di convalida dell'arresto davanti al giudice per le indagini preliminari Laura Alcaro, alla presenza dell'avvocato Anna Maria Beltrame che assiste Battaglia e del sostituto procuratore Marco Brusegan.
Battaglia, già coinvolto anni fa in un'indagine a suo carico per estorsione nei confronti di un paio di conoscenti, avrebbe reso ulteriori dichiarazioni in linea con quanto affermato in caserma a Monfalcone davanti ai carabinieri che hanno stilato il verbale di arresto.
L'uomo si trova in carcere a Padova a disposizione per ulteriori eventuali accertamenti da parte dell'autorità giudiziaria.
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