#iotiproteggo: in regalo con il Mattino 5 mascherine per sentirsi uniti

Domenica 21 febbraio in regalo con il giornale una confezione di mascherine, ma soprattutto un messaggio per essere comunità
Un anno fa diventarono necessarie prima ancora di essere a sufficienza disponibili. Non si poteva uscire di casa senza indossarle, ma non ce n’erano abbastanza per tutti. Nacque da lì, da una concreta e immediata esigenza, l’iniziativa del nostro giornale che offrì ai lettori una mascherina.
 
Allora nessuno era veramente ancora preparato in materia: a parte medici ed esperti, non sapevamo la differenza tra una Ffp2 e una chirurgica, tra una singola e una doppia, tra il tessuto e la garza, il filtro e il non filtro, tra verità leggende metropolitane.
 
Da lockdown a vaccino. In omaggio con il Mattino le parole di un anno da rileggere insieme
 
Adesso, soprattutto in teoria, ne sappiamo di più; nella pratica, il naso scoperto è per molti ancora una costante, il mistero delle lenti che si appannano a giorni alterni non è del tutto risolto nonostante i generosi tutorial che popolano la rete, e le orecchie piegate tipo Topolino in crisi di timidezza creano ancora qualche imbarazzo in chi le vede nell’interlocutore. 
 
Però la mascherina, ora, la indossiamo tutti; e domenica 21 febbraio ai nostri lettori offriamo in regalo un blister che ne contiene cinque.
 
Perché è vero che oggi non sono più un bene introvabile, ma quello che per noi è importante è soprattutto consegnarvi, insieme ai dispositivi, il messaggio che vi abbiamo impresso: #iotiproteggo è quello che la mascherina fa per noi, ed è quello che noi facciamo per gli altri, in un circolo virtuoso nel quale ognuno, prendendosi cura di , si prende cura anche dell’altro
 
In questi 12 mesi abbiamo superato picchi, discese, pericolose risalite. 
Quanto manca? Non lo sappiamo. Ma per quanto lunga sia la strada che abbiamo davanti, il messaggio che vogliamo darvi adesso è soprattutto uno: percorriamola proteggendociinformandoci, prendendoci cura l’uno dell’altro. Ripartiamo da qui, insieme, con una nuova speranza. —
 
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