Jacob Cohen, pellegrinaggio fashion nel centro di Adria

Da Diesel a Jacob Cohen: la jeanseria veneta ha guadagnato le passerelle più ambite, le vetrine delle strade più prestigiose del globo. Il distretto nostrano del denim però ha appena accusato un duro colpo: la morte di Nicola Bardelle, guru del jeans di lusso, scomparso a 45 anni il 3 agosto, vittima di un incidente stradale in Francia.
Chi temeva che il marchio sparisse insieme al suo “padrino” però si sbagliava di grosso: come in una sorta di pellegrinaggio del fashion, non mancano coloro che hanno avuto l'occasione di conoscere Jacob Cohen (nella foto i jeans) solo dopo la tragica dipartita di Bardelle. Dai jeans ai pantaloni, allo spaccio di Adria è un susseguirsi di persone che si avvicinano alla jeanseria che ha fatto della cura maniacale del dettaglio il proprio motivo firma. Ma è l'intero Veneto, che a partire dal pioniere Renzo Rosso, ha fatto del denim una bandiera. Fino a dieci anni fa il binomio spaccio-jeans era sinonimo di Molvena, sede dell'outlet Diesel. Con il passare del tempo però altri marchi si sono affacciati al mondo della moda, inserendosi chi nel panorama dello street style, chi in quello più “regolare”, chi ancora nel super lusso.
Replay, che da poco ha lasciato la vetrina di via San Fermo per far posto a Miu Miu, ha sede a Riese Pio X, Comune a pochi chilometri da Castelfranco Veneto. Nell'alta padovana, invece, spopolano Met e Cycle, due brand che sono diventati imprescindibili protagonisti degli scaffali dei negozi che “predicano” lo street style. Ma Cittadella è stato anche sinonimo di Nolita e Rare. A Campodoro, invece, ha sede la Take Two che ha avuto un boom tra i giovanissimi qualche anno fa e che ora continua su di una buona strada. Le aziende venete sono riuscite a reinventarsi da cima a fondo il concetto di denim, non più solo abbigliamento casual: da Diesel a Cohen la volontà è stata la stessa, rendere il jeans un prodotto esclusivo, nei tessuti, nello style, ma anche nel prezzo. (fa.p.)
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