La ballerina assassina ora è creatrice di moda

Da ballerina di night al lavoro di sarta, da amante diabolica e assassina (anche se continua a dirsi innocente) a studentessa universitaria: è il percorso umano che in 11 anni di carcere ha trasformato Katharina Miroslawa (foto), la donna polacca che sta scontando a Venezia la condanna per l'omicidio dell'industriale parmigiano Carlo Mazza, avvenuto il 9 febbraio 1986. La sua vita è cambiata anche grazie al diploma di «tecnico dell'abbigliamento e della moda» che aveva conseguito qualche anno fa in una scuola, all'Usuelli Ruzza di Padova, grazie alla mediazione dell'allora preside Marilena Carraro. Miroslawa, che già da tempo usufruiva di permessi premio e finirà di scontare la sua pena nell'estate 2011 (condannata a 21 anni e mezzo), ha ottenuto dal giudice di sorveglianza di Venezia il permesso a lavorare all'esterno del penitenziario. La donna, oggi 49enne, da qualche giorno al mattino lascia così la sua cella e riassapora quella libertà che fra pochi mesi potrà riavere in pieno. Dalla Giudecca si reca nel laboratorio di una cooperativa di sartoria di Venezia, dove confeziona abiti, maschere e borse da lei stessa disegnate. Miroslawa, condannata nel 1993 a 21 anni e sei mesi per l'assassinio di Carlo Mazza, era rimasta 7 anni latitante, fino all'arresto nel 2000.
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