«La Barilla è omofoba». E Zan organizza il boicottaggio della pasta

Dichiarazioni anti-gay del patron del famoso marchio di pasta. Il deputato padovano si schiera con la comunità omosessuale: «Aderisco al boicottaggio, lo facciano tutti i parlamentari». Ma Guido Barilla ci ripensa e chiede scusa

PADOVA. "Ecco un altro esempio di omofobia all'italiana. Aderisco al boicottaggio della Barilla e invito gli altri parlamentari, almeno quelli che non si dimettono, a fare altrattanto. Io comunque - commenta Zan su Twitter - avevo già cambiato marca. La pasta Barilla è di pessima qualità". Così Alessandro Zan, deputato di Sel ed esponente del movimento gay commenta le dichiarazioni di Guido Barilla che alla Zanzara ha detto "Non metterei in una nostra pubblicità una famiglia gay perché noi siamo per la famiglia tradizionale. Se i gay non sono d’accordo, possono sempre mangiare la pasta di un’altra marca. Tutti sono liberi di fare ciò che vogliono purché non infastidiscano gli altri”.

La polemica è esplosa sulla rete: tutta la comunità gay italiana infatti sta organizzando una grande operazione di boicottaggio della paste e degli altri marchi legati all’azienda Barilla: «MulinoBianco», «Voiello», «Pavesi», «Wasa», «Harrys» (Francia e Russia), «Misko» (Grecia), «Filiz» (Turchia), «Yemina» e «Vesta» (Messico). Il boicottaggio infatti avrà carattere internazionale.

Guido Barilla: "Mi scuso se ho offeso qualcuno". «Mi scuso se le mie parole hanno generato fraintendimenti o polemiche, o se hanno urtato la sensibilità di alcune persone». Guido Barilla fa marcia indietro dopo le polemiche scatenate in rete per le sue dichiarazioni: «Ho il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di chiunque. Ho anche detto - e ribadisco - che rispetto i matrimoni tra gay. Barilla nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque, e da sempre si identifica con la nostra marca».
 

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