La biblioteca Savonarola ha una sede tutta nuova

Inaugurata ieri nella palazzina  in piazza Napoli dopo il trasferimento da via Tripoli A disposizione 5 mila volumi  Aperta da martedì prossimo

sacra famiglia. La cultura ha una nuova casa nella zona ovest. È la palazzina al civico 40 di piazza Napoli, che ospita all’ultimo piano la biblioteca Savonarola reduce dal trasferimento dalla storica sede di via Tripoli. Ieri l’inaugurazione ufficiale alla presenza dell’assessore alla Cultura Andrea Colasio, da martedì l’apertura al pubblico. Circa cinquemila i volumi, con una sezione dedicata alla letteratura per ragazzi destinata ad ampliarsi.

La biblioteca fa parte delle sale di lettura decentrate del Sistema bibliotecario urbano, che ha il suo cuore pulsante nel Centro culturale San Gaetano. Qui si trova parte dei libri appartenenti alla Savonarola, che come tutti i volumi del sistema cittadino si possono richiedere con il prestito interbibliotecario ricevendoli in un paio di giorni.

«Non solo un luogo di lettura ma un arricchimento sociale e culturale» ha sottolineato l’assessore, «che ha permesso di dare nuova vita allo stabile, immerso nel verde e vicino a un altro sito culturalmente vivo come la fornace Carotta».

Numeri alla mano, a Padova la lettura è in crescita. Nel 2018 sono stati 333 mila gli accessi al Sistema bibliotecario, con 151 mila prestiti che segnano un 7,7% in più sull’anno precedente. Segnale di cui andare fieri per Colasio: «Il ruolo delle biblioteche nella formazione culturale e sociale, specie dei più piccoli, è fondamentale per chi nell’ambiente domestico non ha disposizione i libri». Confermato anche il fatto che il trasferimento si sia reso necessario per motivi di sicurezza e di privacy rispetto al Centro antiviolenza, con cui la biblioteca divideva lo stabile di via Tripoli. Una scelta sviluppata in accordo con questura e prefettura, che garantisce spazi più ampi e fruibili alla sala di lettura e condizioni di lavoro più adeguate al Centro Donna.

Dopo la chiusura della vecchia sede prima di Natale, con il servizio di prestito garantito dall’Auser di via Varese, la biblioteca torna ora fruibile e con una ricca proposta, che nei prossimi mesi comprenderà anche laboratori e presentazioni. —

Serena De Salvador

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