La Cardiologia resterà a Camposampiero

Futuro più roseo per la cardiologia dell’ospedale “Pietro Cosma”. Ad annunciarlo, con il compiacimento che è di rigore in questi casi, è l’ex primario e noto cardiologo, Attilio Pantaleoni che da...

Futuro più roseo per la cardiologia dell’ospedale “Pietro Cosma”. Ad annunciarlo, con il compiacimento che è di rigore in questi casi, è l’ex primario e noto cardiologo, Attilio Pantaleoni che da anni sta conducendo una autentica battaglia politica per la difesa del reparto nel nosocomio locale. «Il direttore generale Francesco Benazzi mi ha assicurato che, nel contesto del futuro Centro Traumatologico Veneto in arrivo nel nostro ospedale, la cardiologia rimarrà così com’è articolata oggi, con gli stessi posti letto: terapia intensiva 4+1 posti letto, terapia semi-intensiva 16 posti letto e day-surgery 1 posto letto, più ovviamente l’attività ambulatoriale».

Può tirare un sospiro di sollievo Pantaleoni e con lui sono sicuramente sollevati dalle preoccupazioni i tanti utenti di cardiologia di Camposampiero che temevano di dover fare riferimento a Cittadella, con tutti i disagi del caso. «Voglio ricordare che le malattie cardiovascolari incidono per circa il 50 per cento sul numero delle morti complessive», spiega Pantaleoni. «Per questo motivo è fondamentale che questo reparto, che oggi dà garanzie di assistenza di qualità, rimanga nel nostro territorio». Il cardiologo aggiunge inoltre che «nella previsione che venga ad operare a Camposampiero anche un cardiochirurgo ci sarà bisogno di almeno un altro esperto di emodinamica (incardinato nella struttura di Cittadella), pronto ad intervenire a Camposampiero, dove verrà installata un’attrezzatura radiologica multidisciplinare in grado di eseguire anche cateterismi cardiaci». La cardiologia del “Pietro Cosma “, ricorda sempre Attilio Pantaleoni, potrebbe vedere aumentato il proprio bacino d’utenza nel caso in cui l’analogo reparto di Castelfranco, fosse concentrato a Montebelluna in seguito al trasferimento nella città castellana dello IOV. «Infine», conclude Pantaleoni, «ricordo che la nostra cardiologia sta diventando un centro di eccellenza nazionale per la aritmie grazie al lavoro del primario dottor Verlato ed alla scuola di ecocardiografia del dottor Piovesana. Finalmente possiamo rassicurare la nostra gente sul futuro di questo reparto».

Francesco Zuanon

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