La Certosa liberata dalla colata di cemento

Raggiunto l’accordo con la società delle proprietarie del complesso La cubatura prevista per costruire le villette sarà spostata in un altro terreno
Di Cristina Salvato
BELLUCO CERTOSA VIGODARZERE BELLUCO
BELLUCO CERTOSA VIGODARZERE BELLUCO

VIGODARZERE. La Certosa di Vigodarzere è salva: salva dalla colata di cemento prevista attorno al complesso storico, salva dalle cosiddette “cento villette”, o meglio quei 100 mila metri cubi di edifici che potevano sorgere nei terreni agricoli lungo via Vittorio Veneto, via Pascoli, via Rettore e via Certosa. La cubatura delle concessioni edilizie sarà spostata tra Vigodarzere e Saletto, dove potrebbe trovare posto anche la superficie commerciale programmata davanti alla scuola media in via Ca’ Zusto, tanto contestata per la possibile ondata di traffico che sarebbe gravata davanti a un luogo sensibile come una scuola. «Tutto questo grazie alla proposta di accordo di programma con la società “Il Chiostro”, delle contesse Ludovica e Maddalena Passi, proprietarie del complesso monumentale della Certosa di Vigodarzere» illustra l’assessore all’Urbanistica Fabrizio Callegaro. «Proposta protocollata martedì scorso e accolta dalla giunta nella seduta di giovedì. Si tratta del punto d'arrivo di anni di trattative con le proprietarie».

Se avrà l’avallo anche del consiglio comunale, la proposta inizierà il suo iter burocratico, che Callegaro spera possa concludersi entro la primavera, in coincidenza con la fine del mandato amministrativo. Proposta che comprende innanzitutto lo spostamento della cubatura dalle vicinanze della Certosa a un terreno di loro proprietà tra Vigodarzere e Saletto. «Dal 2010 la società “Il Chiostro” aveva in mano tre diverse concessioni edilizie rilasciate dalla precedente amministrazione» spiega Callegaro, «che consentivano una serie di interventi edilizi nelle vicinanze della Certosa. Una cubatura complessiva di circa 3 mila metri che potevano arrivare a oltre 5 mila, grazie alle opportunità di ampliamento concesse dal Piano Casa regionale. Abbiamo invitato pertanto la proprietà a considerare lo spostamento delle cubature in un’area di circa 52 mila metri quadri, anch’essa di proprietà delle contesse, a circa tre chilometri di distanza dalla Certosa. Un appezzamento agricolo collocato a ridosso della provinciale 46 Brentana, all’angolo tra via Pascoli e via Vittorio Veneto».

Su questo terreno, tramite una variante urbanistica, lo spazio di 32 mila metri quadri sarebbe riservato ad attrezzature sportive, con campi da tennis e da calcetto completi di recinzione, illuminazione e spogliatoi (valore 500 mila euro), oltre a un’area di sosta attrezzata per i camper e un bar ristorante. Seimila metri quadri lungo la provinciale avrebbero invece destinazione commerciale (vi si insedierà un supermercato), mentre altri seimila metri quadri rappresenterebbero la quota di residenziale, con un piano di lottizzazione che prevede otto villette bifamiliari. «La Certosa» conclude l’assessore «sarà salvaguardata e utilizzata per eventi culturali, con visite guidate, mostre, convegni e giornate a tema, in programma tra maggio e novembre».

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