La città apre al pubblico i suoi giardini segreti. Un weekend per scoprire la Padova nascosta

L’evento
Giardini privati aperti ai cittadini. Dietro quei grandi portoni nascosti tra i portici della città del Santo, spesso si nascondono delle meraviglie che la maggior parte dei padovani non conoscono. Torna per la terza volta il festival “Anime Verdi”, che nel weekend del 26 e 27 settembre aprirà gli spazi verdi più belli, curiosi e inattesi del centro storico di Padova, consentendo al pubblico di conoscerne la bellezza, la storia e le storie di chi se ne prende cura.
Quest’anno saranno 31 i giardini privati, o abitualmente non accessibili, che spalancheranno le porte al pubblico. Di questi, ben 10 saranno assolutamente inediti rispetto alle precedenti edizioni. Si va da via Zabarella a via Altinate, via San Giovanni di Verdara, via Raggio di Sole, via Euganea, via San Francesco, fino a piazza del Santo e Prato della Valle (l’elenco completo su www. animeverdi.it e su www.progettogiovani.pd.it e canali social della manifestazione).

Anime Verdi nasce dall’ufficio Progetto Giovani di Palazzo Moroni, e grazie al sostegno del Bo e del Csv, ha dato modo agli storici gruppi legati ai giardini di aprirsi alla città. Con questo spirito di condivisione nasce il festival. Per accedere ai giardini sarà necessario munirsi del braccialetto acquistabile solo in prevendita online (su eventbrite.it) o nell’infopoint di Piazza delle Erbe 52 (dal 7 al 25 settembre, dalle 17 alle 19).
Per questa edizione, il costo del biglietto è stato ridotto a 7 euro, 5 euro per chi ha meno di 25 anni e gratuito per disabili e minori di 15 anni accompagnati da un adulto con biglietto. Grazie alla collaborazione con il festival Solidaria e il Centro di Servizio per il Volontariato, tutti gli incassi della biglietteria saranno devoluti al progetto “Per Padova noi ci siamo”, nato in risposta all’emergenza sociale generata dalla crisi sanitaria. «Oggi, più che mai, siamo in grado di riconoscere l’importanza di un’oasi verde o di una finestra aperta su un paesaggio in grado di offrire ristoro» evidenziano gli organizzatori, «e questa edizione prende le mosse proprio da questa rinvigorita consapevolezza, per proporre ai suoi ospiti la riscoperta del valore e la necessità di un rapporto equilibrato tra uomo e natura, soprattutto nella relazione tra città e paesaggio». —
luca preziusi
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