La classe terza del “Duca d’Aosta” compare e scompare a comando

Ci sono 12 ragazzi che frequentano la classe seconda ad indirizzo chimico biologico che stanno dando fondo a tutte le loro energie per superare le ultime verifiche ed interrogazioni dell’anno scolastico, per arrivare a conquistare la promozione magari con una buona pagella, ma non sanno ancora in che classe potrebbero essere promossi, perché la classe terza potrebbe non esistere più. Succede al professionale Duca d’Aosta ad indirizzo industriale chimico dell’istituto Cattaneo – Mattei di Monselice, dove la classe prima era stata formata da soli 14 allievi, scesi a 12 in seconda. Ora non ha più la sicurezza di poter vedere completato il percorso di studi a causa del basso numero di alunni.
L’annuncio è stato dato alle famiglie a fine marzo dalla dirigente scolastica Anna Maria Pastorelli, che comunicava l’impossibilità di attivare una classe terza con appena 12 iscritti, proponendo la possibilità di una classe “articolata”, cioè accorpando l’indirizzo industriale chimico con la classe ad indirizzo commerciale. La proposta era stata accolta positivamente dai genitori, che si sono resi conto della ragionevolezza della soluzione. Improvvisamente, la settimana scorsa, la dirigente ha chiesto un incontro con i rappresentanti dei genitori Samantha Tramontan e Roberta Manzato, per annunciare loro che non era possibile creare una classe “accorpata” e che l’unica soluzione attuabile era l’iscrizione in un’altra scuola. «E dove?» si chiede Roberta Manzato «dato che le iscrizioni altri istituti sono già chiuse? Ma anche se fosse possibile iscriverli adesso in un’altra scuola, non saprei quale, dato che questo è l’unico istituto ad indirizzo chimico della provincia. Ci sarebbe l’istituto Ruzza di Padova, ma la classe seconda non è mai partita e di conseguenza nemmeno lì esiste la terza. Abbiamo richiesto di avere accesso gli atti, vogliamo capire se è stato fatto tutto il necessario per garantire ai nostri figli di poter proseguire il corso di studi scelto. Oltretutto, non c’è stata alcuna sensibilità verso gli studenti che già si ritrovano ad affrontare delle gravi difficoltà: alcuni di loro hanno delle disabilità e due studenti hanno dovuto affrontare un grave lutto famigliare. Ci saremmo aspettati collaborazione e conforto, non muri d’acciaio».
Di fronte a quest’ultimo annuncio, i genitori si sono rivolti a un legale ed hanno cominciato a smuovere le acque pubblicamente. Improvvisamente, nel primo pomeriggio di ieri, la dirigente scolastica ha inviato una lettera in cui comunicava che la classe terza sarebbe stata autorizzata, ed invitava gli studenti ad impegnarsi a concludere l’anno scolastico al meglio. «Ci auguriamo che questa sia la svolta definitiva» conclude Manzato «perché abbiamo visto cambiare troppe volte le carte in tavola e solo grazie alle nostre mobilitazioni e sollecitazioni è stata trovata una soluzione». —
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