La compagna di Egidio Maschio: «Ti voglio bene, mi ha detto. Poi è andato a morire»

Il saluto a Fiorina Smiderle: lei lo ha accompagnato alla Mercedes, lui aveva già il fucile pronto in auto. In casa le foto di loro due felici: «Era meraviglioso»

CAMPODARSEGO. «Mercoledì mattina Egidio mi ha salutato con un sorriso bellissimo. Te vojo ben, seto, mi ha detto prima di andar via. Questa è l’ultima immagine che ho di lui, un uomo sereno, come se fosse in pace con sé stesso». Così Fiorina Smiderle, la compagna di Egidio Maschio, racconta un momento, l’ultimo con il suo uomo, che non dimenticherà mai. Non poteva immaginarlo, non poteva prevederlo: quel sorriso era in realtà un addio. Ed Egidio Maschio lo sapeva perché aveva già preso la sua drammatica decisione: in auto aveva già posato il fucile con il quale l’avrebbe fatta finita trenta minuti dopo. Con quel sorriso, con quel saluto, ha voluto lasciarle un bel ricordo di sé. Mercoledì mattina, come tutte le mattine, la compagna dell’imprenditore l’ha accompagnato alla Mercedes per dargli l’augurio di una buona giornata: «Di solito ero io che, chiamandolo per nome, quasi pretendevo un sorriso», ricorda addolorata e commossa Fiore, come viene chiamata Fiorina, «Se si sedeva in auto senza un sorriso lo chiamavo per nome e lui capiva e mi sorrideva. Mercoledì, invece, è stato lui a sorridermi. Un sorriso bellissimo e sereno».

I funerali di Egidio Maschio oggi nella sua azienda
BELLUCO -FOTO PIRAN - CADONEGHE - DITTA MASCHIO LUOGO SUICIDIO I DIPENDENTI METTONO LE BANDIERE A MEZZ'ASTA

Sono giorni difficili, a tratti insostenibili, quelli che sta vivendo la compagna di Maschio. Tutto in quella villa ha l’impronta di lui: le statue dei due leoni davanti all’ingresso, quella in mezzo a un’aiuola che si intravede dalla cancellata. Nelle stanze foto di loro due ovunque, in bianco e nero, a colori.

Istantanee di momenti davvero felici. «Era una persona meravigliosa», ripete Fiore. Gli occhi rossi dicono molto più di tante parole. Per Maschio, che lavorava più di 12 ore al giorno, «la sua casa era il paradiso». Fiore ha letto tutto, tutti gli articoli che parlano dell’amato compagno. Cita quello di Francesco Jori, pubblicato ieri sul Mattino di Padova e titolato “L’identità nordestina smarrita”. Ne ha sottolineato a matita alcuni passi, l’attacco e le righe finali in prima pagina: “Riposi davvero in pace, perché grande dev’essere stato il suo tormento” scriveva Jori “anche se a tutti ha saputo mascherarlo fino all’ultimo. Perfino con quelli di casa, l’altra sera, è stato il solito Egidio”. E ancora: “Forse lui aveva perso ben altro” continua Jori “la mappa di se stesso, della propria identità, smarrita nel labirinto di un mondo del lavoro così altro rispetto a quello di cui era stato orgoglioso protagonista, in duri ma esaltanti decenni di fatica”. «Parole che dicono tutto», spiega Fiore, «non c’è bisogno di aggiungere altro. Se non che era una persona che ha sempre dato a chi era in difficoltà».

BELLUCO - FOTO PIRAN - CADONEGHE- EGIDIO E GIORGIO MASCHIO INAUGURAZIONE ROTATORIA 26/10/2012
BELLUCO - FOTO PIRAN - CADONEGHE- EGIDIO E GIORGIO MASCHIO INAUGURAZIONE ROTATORIA 26/10/2012

Mercoledì Fiore, nell’uscire da Terranova, la filiale dove l’imprenditore ha scelto di chiudere la sua vita, ha salutato così le maestranze: «Mi dispiace anche per voi, avete perso una grande persona».

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