La cooperativa sociale Iride «Disabili, un futuro incerto»
SELVAZZANO. Cena di beneficenza organizzata della cooperativa sociale “Iride” di Selvazzano mercoledì a Teolo. Ha coinvolto circa 500 persone per aiutare quest’importante realtà. Inevitabile parlare degli imminenti tagli alla spesa pubblica che riguarderanno l’assistenza ai disabili. Nata nel 1993, l’Iride è un’associazione che può contare su cinque strutture d’accoglienza, fra centri di occupazione diurna e “case famiglia”. Tre di queste strutture si trovano in territorio selvazzanese, mentre le altre due sono rispettivamente a Padova, all’istituto Configliacchi di via Sette Martiri, e a Saccolongo, in via S. Francesco 4. Si tratta di un’associazione privata in convenzione con la pubblica sanità che, come previsto dall’imminente “spendig review” subirà più di altri soggetti il colpo inferto dai tagli alla spesa pubblica. Mario Baldo, responsabile della casa famiglia di Tencarola, spiega: «Non sono tanto i tagli che ci preoccupano, da serate così i fondi saltano fuori, grazie a persone di buona volontà. Temiamo invece la mancanza di un piano di sviluppo del settore per il futuro. Non è dunque la contrazione della spesa a deluderci, ma la mancanza di prospettive definite». (ma.c.)
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