«La criminalità è arrivata qui»

I carabinieri avevano cercato informazioni in municipio
SINDACO DI CARCERI Tiberio Businaro è rimasto molto colpito da quanto accaduto e sollecita maggiori controlli sui cittadini residenti
SINDACO DI CARCERI Tiberio Businaro è rimasto molto colpito da quanto accaduto e sollecita maggiori controlli sui cittadini residenti
 
CARCERI.
«Un tempo queste notizie si leggevano soltanto nella cronaca di Padova, in quella cioè di una città. Ora invece anche nei piccoli comuni ci troviamo a fare i conti con episodi del genere»: Tiberio Businaro, sindaco di Carceri (paese di residenza di Maistrello), si dice colpito dalla vicenda che ha coinvolto un suo compaesano, che ora si ritrova in carcere accusato di reati molto gravi. «Non lo conoscevo personalmente - continua - ma sapevo che ultimamente si trovava a lavorare all'estero e da tempo non viveva più a Carceri». Businaro racconta come in municipio abbiano fatto tappa Digos e carabinieri, richiedendo documenti e informazioni sul trentacinquenne. Il funzionario comunale ha messo a disposizione delle forze dell'ordine tutte le carte che aveva su Maistrello, che a Carceri ha vissuto per anni in via Braggio 15, all'incrocio con via Borellara. «Appreso cosa era successo, sono rimasto sconcertato - riflette Businaro - La criminalità si è globalizzata: ormai è diventata un fenomeno anche nelle zone più marginali e le istituzioni devono tenere conto di questo. Non possiamo più pensare che certe cose capitino solo solo a Padova o distante da noi». Non è la prima volta, comunque, che Carceri sale alla ribalta della cronaca nera. Nel 2004 un cittadino di Carceri fu l'autore dell'assassinio di via Poise a Megliadino San Fidenzio: una sessantatreenne fu brutalmente uccisa e seviziata. Ma il sindaco, fa anche un altro ragionamento: «Maistrello aveva ancora la residenza a Carceri, pur non vivendoci più da anni. Questo pone un campanello d'allarme: quante persone, nei vari Comuni, hanno profili non aggiornati o comunque lontani dalla realtà? Occorrerebbe mettere a punto in sistema che permettesse il monitoraggio dei cittadini, in modo da fare emergere anche eventuali criticità o problematiche sociali delle famiglie o dei singoli individui». (n.c.)

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