La crisi immobiliare blocca la biblioteca

Stoppato il progetto nell’area ex Saimp per la nuova sede. L’apertura di quella vecchia resta in bilico

ARCELLA. Una sola biblioteca, con ben 17.000 volumi, per i 40.000 abitanti del Quartiere Arcella e per i 7.000 del vicino rione Mortise. Il tutto sistemato in un piano terra di una palazzina popolare in via Duprè, in zona San Carlo. Per non parlare, poi, dei limitati orari di apertura. Tutte le mattine dalle 9 alle 13 e, dal lunedì al giovedì, anche al pomeriggio, ma solo dalle 14.30 alle 17.30.

La gestione, infine, è affidata ad una sola dipendente del Comune da quando la seconda addetta è andata in pensione e non è stata sostituita in base al blocco del turn over ancora vigente nel pubblico impiego. Sono mesi che la presidente della Circoscrizione Nord, Luisella Rettore, assieme alla coordinatrice della commissione cultura, Giulia Tomasella, protesta nei confronti dell’assessore comunale, Andrea Colasio e del sindaco, Flavio Zanonato, per ottenere una nuova sede, più grande e più adeguata rispetto a quella attuale.

Si è parlato della biblioteca anche nell’ultimo consiglio di quartiere, che si è tenuto il 7 febbraio, ma sino ad oggi le proteste della Circoscrizione 2 sono rimaste sempre inascoltate. «La nuova biblioteca, in base agli accordi sottoscritti tra il Comune e la società immobiliare Porta Nord, dovrebbe trovare posto dentro il nuovo palazzo che sarà costruito sull’area Saimp, subito dietro l’attuale Interspar» spiega la Rettore «La crisi del mercato immobiliare, però, sta bloccando anche il progetto edilizio dell’impresa che ha sottoscritto con il Comune il relativo accordo di programma. A questo punto si rischia di andare alle calende greche. Come quartiere, su questo, importantissimo, problema, abbiamo inviato a Palazzo Moroni una lettera dai contenuti molto duri. Ebbene, siamo quasi a fine febbraio e non abbiamo ancora avuto nessuna risposta». Anche le forze di minoranza presenti all’interno della Circoscrizione Nord, facenti capo al Pd ed all’Idv, si sono dati da fare per risolvere una volta per sempre tutti i problemi collegati all’attuale biblioteca, ma anche i consiglieri, che fanno parte dello stesso partito di Zanonato, hanno avuto migliore fortuna dei colleghi della maggioranza.

Intanto la biblioteca rischia di restare chiusa di nuovo se si ammalerà l’unica impiegata che la gestisce assieme ad un gruppo di volontari. (f.pad.)

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