La crisi ravviva la fede: boom per l'acqua miracolosa di Monteortone

ABANO TERME. I numeri parlano chiaro: aumentano i pellegrini al Santuario di Monteortone. Sono finora almeno duemila in più dello scorso anno, quando oltre 15 mila persone varcarono il massiccio portone in legno. «Più si aggrava la crisi economica e aumenta la disoccupazione, con conseguente riduzione pure dei soldi destinati alle cure sanitarie, maggiore diventa nell’uomo la necessità di trovare dei riferimenti altrove. E si trovano solo nella fede». Monsignor Danilo Zanella, parroco di Monteortone, Monterosso e Tramonte, offre questa spiegazione del sensibile aumento di pellegrini e di richieste di aiuto alla Madonna della Salute di Monteortone, alimentate anche dalle numerose dichiarazioni di “grazia ricevuta”. «Guardiamo a queste ultime con la tradizionale prudenza della Chiesa» commenta il sacerdote «ma basta sfogliare il “Libro della speranza”, che si trova dietro l’altare, per rendersi conto dell’altissimo numero di fedeli che si affidano ogni giorno alla Vergine». Tanti anche gli ex voto, i cuori d’argento che recano la foto del figlio o della persona cara che ha ottenuto “la grazia della guarigione”. Poi ci sono le donazioni, a volte anche consistenti, per ringraziare la Madonna dei suoi benefici, come ha fatto non tanti giorni fa una signora ha lasciato sull’altare una busta contenente seimila euro.
Una volta il Santuario era meta di pellegrinaggi solo da parte delle parrocchie limitrofe, ma da qualche tempo la sua fama si sta estendendo anche fuori regione, grazie anche alle virtù riconosciute alle acque termali che sgorgano dalla fonte posta sotto la basilica. E’ una sorgente alla quale chiunque può bagnarsi o attingere dell’acqua da portare a casa, e da usare per inumidire un panno da appoggiare sulla parte malata. L’eco delle guarigioni, o semplicemente del sollievo ricevuto, è arrivato in particolare in Lombardia, grazie anche alla testimonianza di una fedele di Vigevano. Ma oltre a lei, molti altri credenti assicurano di aver provato giovamento da quell’acqua e ora stanno organizzando comitive da molte parrocchie. Pellegrini in continuo aumento, tanto che lo stesso vescovo Antonio Mattiazzo, che di recente ha fatto visita al santuario, ha dato il via libera alla creazione di “gruppi di ciceroni”, persone da formare sotto il profilo religioso e artistico, per accompagnare le comitive e guidarle anche nella preghiera. Autorizzati da monsignor Mattiazzo anche incontri periodici di preghiera con i fedeli della Madonna di Medjugorje: una sorta di “gemellaggio” nella fede che ha già molto seguito.
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