La Curia chiude la scuola materna di Masi

I genitori dovranno accompagnare i figli a Castelbaldo perché non è previsto lo scuolabus

MASI. La Curia di Padova ha già deciso. Dal prossimo primo settembre, giorno d’inizio dell’anno scolastico 2018-2019, i 29 bambini della scuola materna parrocchiale paritaria di Masi (1800 abitanti) dovranno andare a scuola nella limitrofa scuola dell’infanzia, sempre parrocchiale (28 alunni), che si trova a Castelbaldo (1600 residenti), comune che si trova a 3,5 km da Masi.

In pratica i genitori dei bambini di Masi dovranno accompagnare ogni giorni i rispettivi figli nella materna di Castelbaldo perché, a tutt’oggi non è ancora previsto un servizio di scuolabus sino alla scuola parrocchiale vicina. Una situazione che non si prospetta per niente buona anche dal punto di vista del collegamento viario tra i due comuni della Bassa perché in riva all’Adige la nebbia, in autunno ed in inverno, non manca quasi mai.

La notizia è stata data a Padova dal presidente provinciale della Fism (Federazione Italiana Scuole Materne), Ugo Lessio. «Non è colpa né della Curia e né degli amministratori dei due Comuni limitrofi» osserva il professor Lessio «Purtroppo le vocazioni religiose sono in netto calo. In base all’ultima legge di Stabilità, predisposta dal governo uscente, poi, i contributi statali e regionali a favore delle scuole paritarie sono stati ridotti all’osso e, quindi, mancano le risorse economiche per gestire le scuole paritarie dell’infanzia (3-5 anni). In base ad un primo calcolo già effettuato dai tecnici della Fism, purtroppo, prevediamo che la materna parrocchiale di Masi non sarà l’unica scuola del settore ad essere chiusa. Noi dirigenti dell’associazione abbiamo lanciato un accorato appello ai parlamentari locali, ma siamo il governo è in carica per l’ordinaria amministrazione e, quindi, non sarà facile arginare la moria di alcune scuole parrocchiali, che hanno il bilancio in rosso». L’ipotizzata chiusura della materna parrocchiale ha determinato la discesa in campo sia degli amministratori comunali che dei sindacati. La Cisl ha già chiesto un incontro urgente ai rappresentanti della Fism.

Felice Paduano

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