La Diocesi detta le regole per i funerali

padova
Con un massimo di quindici congiunti, e questo si sapeva. Preferibilmente all’aperto, sia che si celebri la messa, sia che si tratti solo di Liturgia della Parola. Con mascherina e a distanza di almeno un metro, in tutti i casi. La Chiesa di Padova detta le regole per lo svolgimento dei funerali. Da domani, come prevede il decreto della Presidenza del consiglio, è questa l’unica celebrazione possibile. Ma perché si svolga in sicurezza, la Chiesa ha dovuto dettare ai parroci regole precise e severe.
cosa dice il decreto
Da domani - dice il decreto - «sono consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di 15 persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro». La Diocesi di Padova, dopo aver preso atto anche della circolare del ministero degli Interni e della nota diffusa dalla Cei, ieri ha elaborato un suo regolamento.
le regole sanitarie
Mascherina obbligatoria per coprire naso e bocca. Distanza di un metro fra tutti i partecipanti, prima, durante e dopo la celebrazione. Partecipazione vietata a chi ha una temperatura superiore ai 37,5 gradi, a chi ha sintomi influenzali o a chi ha avuto contatti con persone positive al Covid nei giorni prima della celebrazione. Per il rispetto di queste norme sanitarie, non potendole verificare tutte personalmente, ogni parroco dovrà responsabilizzare i partecipanti al funerale.
la celebrazione
La Chiesa suggerisce che si celebri solo la Liturgia della Parola, ma è possibile anche la celebrazione eucaristica, cioè la messa con comunione. Nel caso in cui si scelga quest’ultima, ecco le regole: niente scambio di pace; l’ostia grande va tenuta sulla patena da sola, mentre le ostie per i fedeli vanno in una pisside separata, chiusa fino all’ultimo; per distribuire l’eucaristia, il prete dovrà indossare la mascherina, sanificare le mani e andare lui dai fedeli (evitando che si formi la fila), dare l’ostia sulle mani e mantenere le distanze di sicurezza. «In ogni caso», raccomanda la Diocesi, «non si sminuisca il senso e la verità dei segni liturgici». Alla celebrazione sono ammessi 15 congiunti, più i celebranti, tra i quali si considerano un organista, un cantore e, eventualmente, anche un lettore.
il luogo
Ci sono tre possibilità per lo svolgimento della celebrazione. Quella raccomandata è all’aperto, in uno spazio del cimitero, assicurandone il decoro. La prima alternativa è sul sagrato della parrocchia o comunque in uno spazio parrocchiale aperto. Oppure, ancora, dentro la chiesa. Ma in quest’ultimo caso - e anche nel caso del sagrato - sarà obbligatorio misurare la temperatura a tutti i partecipanti. Se la celebrazione si svolge in chiesa, inoltre, sarà obbligatorio igienizzare pavimenti, banchi e sedie; predeterminare i posti a sedere dei partecipanti, rispettando le distanze; areare la chiesa alla fine.
a venezia
Ieri anche il Patriarcato di Venezia ha diffuso le regole per i funerali. E ha annunciato che distribuirà termometri digitali a tutti i parroci. Solo quando sarà stato fatto l’acquisto, si celebreranno i funerali. Nel frattempo sarà possibile solo la benedizione della salma, senza assembramenti. —
cric
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