La Ederle a rischio chiusura 99 posti letto sono in bilico

FERRO - AGGRESSIONE PORTIERE VIA BELZONI
FERRO - AGGRESSIONE PORTIERE VIA BELZONI

Futuro incerto per la Ederle, storica residenza universitaria di via Belzoni. Da qualche anno si rincorrono voci su una prossima chiusura che si renderebbe necessaria per gli importanti interventi di ristrutturazione richiesti. I fondi, però, mancano. Nel bando alloggi 2019/2020, indetto dall’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio – Esu, erano già state indicate alcune limitazioni: avrebbero potuto ottenere un posto letto alla Ederle solo gli studenti in grado di laurearsi entro il 31 dicembre 2019.

«Questa limitazione fa pensare che nel 2020 non ci saranno più stanze a disposizione – commenta Nicolò Silvoni, rappresentate del consiglio di amministrazione Esu del sindacato “Studenti Per – Udu” –. Di fatto, quest’anno la Ederle non è stata messa a bando». Tra i dirigenti Esu, c’è chi si trincera dietro agli aspetti tecnici e chi, invece, ammette che mancano i requisiti per metterla a bando. Sembra invece chiara la posizione del direttore Stefano Ferrarese: «Il bando per l’assegnazione degli alloggi mette a disposizione circa 700 posti, che corrispondono agli studenti idonei – spiega –. Noi abbiamo più di mille posti disponibili, quindi a rotazione le residenze utilizzate per accogliere gli studenti cambiano, alcune vengono utilizzate per altre finalità, ad esempio il progetto Erasmus o la Scuola Galileiana. Visto che, tra le residenze, avanziamo una quarantina di posti, stiamo valutando se rimetterli a bando. La Ederle è utilizzata come residenza jolly, al bisogno le camere ci sono».

Ferrarese, inoltre, rassicura: «La Ederle non chiuderà. La struttura è molto richiesta soprattutto per le aule studio, il giardino e la sala congressi, che ha 100 posti a sedere. Quest’ultima, oltre a essere adibita a sala eventi e sala prove, è a disposizione dei sindacati studenteschi e delle associazioni. Stiamo valutando con l’Università la possibilità di utilizzarla anche come aula per le lezioni». Se è vero che alcuni spazi della residenza rimarranno aperti, sembrano però avere un destino diverso i 99 posti letto: «Le stanze effettivamente sono vecchie e la possibilità che chiudano per essere ristrutturate c’è. La residenza ha bisogno di ammodernamenti e manutenzione. Ne stiamo discutendo proprio in queste ore», il commento di Giuseppe Agostini, presidente di Esu Padova. Il costo della ristrutturazione ammonta a 5 milioni di euro: «Si tratta di una struttura dell’Ottocento che ha bisogno di importanti interventi di restauro: mancano, per esempio, i bagni in camera – continua il direttore Ferrarese –. Ora come ora, non abbiamo i soldi per ristrutturare. Nel 2020 partiremo con la progettazione, i fondi attuali riescono a coprire solo questa spesa. Abbiamo chiesto un aiuto alla Regione, ma ci rendiamo conto che è difficile sperare in investimenti ingenti». È forte l’amarezza del sindacato degli studenti: «La stessa sorte che temiamo per la Ederle è già toccata alla mensa San Francesco, chiusa ormai un anno e mezzo. Il bando non è ancora partito perché mancano i fondi, si sta cercando anche di capire se la Regione utilizzerà l’avanzo di bilancio o farà tagli» conclude Silvoni. —

Martina Mazzaro

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