La famiglia Stocco chiusa nel dolore
Ancora non sa quando potrà celebrare il funerale di Luca

I GIORNI DEL DOLORE. A sinistra la villetta della famiglia Stocco Sopra lo sfortunato elettricista
CAMPOSAMPIERO.
Sono straziati dal dolore i genitori di Luca Stocco, l'elettricista di 26 anni morto l'altro ieri a Candiana, vittima di un ennesimo infortunio sul lavoro. Papà Giuseppe e mamma Loretta sono chiusi in casa, circondati dall'affetto e dalle attenzioni dei fratelli e dei nipoti. Niente, purtroppo, riesce ad alleviare il loro grande dolore per aver perso l'unico figlio, la loro ragione di vita. Ogni cosa veniva fatta in funzione dell'adorato figlio, tutto nella villa di via San Marco lo ricorda. Giuseppe Stocco vaga da una stanza all'altra. «Ecco - dice ai parenti mostrando un impianto elettrico - questo l'ha fatto lui. Era bravissimo il mio Luca». Ad aumentare la sofferenza di mamma e papà ci si mette pure la burocrazia. «Ai genitori non è stato ancora permesso di poter vedere il figlio, tutto è sotto sequestro», ha rivelato ieri mattina don Bruno Bevilacqua, parroco di San Marco, che si è recato nuovamente a confortare i genitori affranti. «E visto come stanno le cose - ha aggiunto - non si può neppure ipotizzare una data per il funerale». Se non verrà concesso celermente il nulla osta alla sepoltura, il funerale di Luca finirebbe per slittare addirittura a martedì prossimo. Siamo nella Settimana Santa, e la celebrazione della Messa viene sospesa nei giorni di venerdì e sabato. L'ultima è prevista per il Giovedì Santo, ma è inusuale celebrare contestualmente un funerale. Senza contare che tra oggi e domani sarebbe prevista l'autopsia sulla salma dello sfortunato elettricista, per cui sarebbe quasi impossibile dare a Luca l'ultimo saluto entro giovedì. «Venerdì e sabato la chiesa permette di celebrare un funerale, ma senza messa» spiega don Bruno. Non è detto che la famiglia accetti questa soluzione. Nella speranza che tutto si appiani, ogni sera alle 20 nella chiesa di San Marco viene recitato il rosario in suffragio della giovane vittima. La notizia della tragica fine di Luca Stocco è rimbalzata anche a San Giorgio delle Pertiche e a Campodarsego, dove aveva tanti amici. Alcuni sono andati a casa di Giuseppe Stocco e del fratello Armando, che abitano in due ville gemelle. «Erano increduli, volevano sapere com'è potuta accadere una disgrazia simile», racconta lo zio paterno. Sul lavoro Luca era attento e capace poiché vantava un'esperienza di anni in varie aziende del settore elettrico. Lo hanno confermato Mirko Alvise e Paolo Iardella, titolari della Dia Engineering di Limena per la quale Luxca lavorava e che ieri sono andati ad esprimere il loro cordoglio alla famiglia. L'altro giorno Luca, insieme a un collega, stava installando un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni sul tetto della ditta Bica di Candiana. Secondo quanto è dato sapere, è stato travolto da un modulo del peso di quintali caduto dal muletto che lo stava sollevando, ed è rimasto schiacciato. Una fine orribile. La dinamica dell'infortunio mortale è comunque oggetto di indagini da parte degli ispettori dello Spisal di Conselve, dei carabinieri di Agna e della polizia scientifica di Piove di Sacco. Che hanno posto sotto sequestro il sito. La salma è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria.
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