La fusione con la Zip è bocciata da Interporto «Programmi diversi»
padova. Nessun margine per una fusione tra Zip e Interporto. Con uno stringato ma efficace comunicato stampa è Interporto di Padova Spa a intervenire sulle ipotesi, più volte valutate negli ultimi dieci anni circa di un intervento della partecipata della logistica di Padova per una definizione chiara del futuro del Consorzio Zona Industriale. «In questi giorni», si legge nella nota ufficiale diffusa da Interporto e firmata dal presidente Sergio Gelain, «sono apparsi sulla stampa locale alcuni articoli in merito ad una ipotetica fusione fra Interporto Padova Spa e Consorzio Zona Industriale di Padova. Al riguardo, la Società Interporto ha, da tempo, intrapreso una strada ben precisa di investimenti e di specializzazione nell’ambito del traffico intermodale e a basso impatto ambientale. Tale strategia, ben delineata in un contesto progettuale di lungo periodo e frutto di grande impegno in termini di impiego di risorse finanziarie e umane, non ricomprende nessuna azione/soluzione che preveda una fusione fra il Consorzio Zona Industriale di Padova e Interporto Padova».
prudenza
Un no secco, insomma. Massima, da parte dei soci (Comune, Provincia e Camera di Commercio), la prudenza nel commentare le dichiarazioni di volta in volta diffuse per iscritto dai soggetti coinvolti in questa delicata partita. «Sono sicuro che alla prossima assemblea dei soci si affronterà con serenità e collaborazione tra le parti, il tema del futuro della Zip, una società che rischia di perdere somme ingenti già dal prossimo anno», spiega Fabio Bui, presidente della Provincia di Padova, l’unico che rilascia una dichiarazione e che alcuni giorni fa ha chiesto proprio la liquidazione di Zip. «Da tempo si avvicina il momento di una decisione e ora è il momento di pronunciarsi per evitare i presupposti per aprire una nuova stagione di dissesti per gli enti pubblici coinvolti. La partita è complessa ma siamo fiduciosi che riusciremo a portare a casa un risultato vantaggioso per tutti».
spese pesanti
E in effetti chiunque volesse prendere in carico la Zip per come è organizzata ora si troverebbe ad imbarcarsi in spese correnti annuali superiori ai 1,5 milioni di euro, tra i 700 mila euro annui che il Consorzio spende per la manutenzione dell’area e gli oltre 800 mila euro di costo dei 10 dipendenti e dei 3 dirigenti rimasti in capo alla società. A queste consistenti uscite annuali si sommano le eventuali riserve attribuibili alla fideiussione da 1, 67 milioni di euro che Zip (socia al 33,4% della Zitac, ora in liquidazione) ha siglato nel 2004 con Intesa Sanpaolo per lo sviluppo della Zona industriale di Cittadella. —
Riccardo Sandre
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