La Gibus scommette sul design La tenda Nodo è da premio

saccolongo. La Gibus vince il premio internazionale iF Design Award 2020 con la tenda da sole Nodo. Un altro successo per l’azienda fondata nel 1982 dalle famiglie Bellin e Danieli, oggi player internazionale nel settore outdoor di alta gamma e forte di una rete vendita da 1.000 rivenditori in 50 paesi europei ed extraeuropei. «L’assegnazione a Nodo dell’iF Design Award ci rende estremamente orgogliosi», dichiara Gianfranco Bellin, presidente e amministratore delegato di Gibus. «Questo riconoscimento, simbolo di eccellenza a livello mondiale, dà grande prestigio al nostro brand, confermando quanto sia importante investire costantemente nei processi di innovazione e nell’evoluzione del design, driver fondamentali cui la nostra azienda continuerà sempre a prestare il massimo interesse».
Istituito in Germania nel 1953 e organizzato dall’iF International Forum Design GmbH, questo premio è annoverato tra i più prestigiosi contest di design al mondo e conta ogni anno oltre 6.000 partecipanti, provenienti da 70 paesi. IF Design Award 2020 è nato proprio con l’obiettivo di promuovere il concetto più elevato di design, auspicandone importanti riflessi a livello economico, culturale e sociale, riunisce ad ogni edizione una giuria costituita da esponenti di spicco del mondo del design, chiamati a valutare le soluzioni presentate per le categorie product, packaging, communication, interior architecture, service design, professional concept e architecture.
Trasposizione tecnologica di geometrie naturali, caratterizzata da linee essenziali e al contempo di grande carattere, Nodo è il risultato dei cospicui investimenti sostenuti da Gibus in termini di ricerca e sviluppo, alle quali si devono le 45 soluzioni tecniche brevettate e i 26 modelli di design tutelati dell’azienda. Nodo è inoltre un’ulteriore concretizzazione del deciso orientamento al design perseguito da Gibus e sviluppato non solo internamente, ma anche in partnership con importanti studi di progettazione, in questo caso lo studio Meneghello Paolelli Associati di Milano. —
R.S.
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