La giustizia spiegata ai ragazzi

Dialogo fra i legali della Camera penale e i liceali di Padova, Este e Monselice 
GENESIN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA STAMPA CAMERA PENALE IN TRIBUNALE
GENESIN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - CONFERENZA STAMPA CAMERA PENALE IN TRIBUNALE
Raccontare e spiegare il diritto penale. I principi fondamentali che regolano (o, almeno, dovrebbero regolare) il giusto processo in un Paese democratico come la presunzione d’innocenza fino alla condanna definitiva, il diritto alla difesa che dev’essere sempre garantito, l’imparzialità del giudice e anche la finalità rieducativa della pena prevista dal nostro ordinamento giuridico. Insomma spiegare la “giustizia”, le regole che la governano prima della sua macchina organizzativa. Per essere cittadini consapevoli. E magari per avvicinarsi a un mondo che potrebbe significare anche una futura professione.

Ecco perché la Camera penale di Padova (presieduta da Piero Someda) ha deciso di andare a scuola. Nel senso di incontrare gli studenti di alcuni istituti superiori. Istituti dove alcuni legali della Camera hanno parlato e dialogato con i ragazzi.

Così gli avvocati Alessandra Milani, Roberto Boev e Michele Grinzato hanno incontrato gli studenti del liceo Ferrari di Este, quelli dell'Istituto Cattaneo di Monselice e del Leonardo Da Vinci di Padova. Il tutto nell’ambito di un progetto frutto di un protocollo di intesa siglato tra l'Unione delle Camere Penali e il Ministero dell'istruzione e ricerca che ha l’obiettivo divulgare nelle scuole le tematiche intorno alla giustizia. «Il bilancio è stato davvero positivo. Abbiamo riscontrato un notevole interesse da parte di studenti e insegnanti, espresso anche attraverso una partecipazione attiva alla discussione sui vari temi da noi proposti» conferma la penalista Milani, coordinatrice del Progetto Miur per la Camera Penale di Padova e organizzatrice dei corsi di formazione nelle scuole superiori. Un successo notevole confermato dal grande interesse dei ragazzi che hanno partecipato con entusiasmo all’iniziativa. E non a caso «riprenderemo il progetto il prossimo anno» ammette l’avvocato Milani, «sviluppando anche ulteriori iniziative che sono in fase di programmazione».
(cri.gen.)

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