La Grande Padova si consolida ma nessuna fusione in vista

Si parte dall’edilizia, passando per il tram, fino alla città metropolitana. Questo il succo del quarto incontro, avvenuto ieri mattina a Palazzo Moroni, tra i 18 sindaci della cosiddetta “Grande Padova”e iscritti alla Comepa. Sergio Giordani ha aperto la riunione chiarendo che la prima tranche dei finanziamenti da 56 milioni di euro ottenuti per realizzare la linea Sir 3, che collegherà con il tram la stazione a Voltabarozzo, serviranno solo per Padova e non potranno essere spesi per prolungare percorsi fuori città, come qualcuno dei sindaci aveva provato a pretendere.
Il sindaco di Padova però ha anche promesso che, non appena dovessero aprirsi dei nuovi fronti con Roma per chiedere ulteriori contributi per connettere il capoluogo alla provincia, sarà sua premura farsi portavoce. Intanto l’assemblea ha deciso di avviare un percorso concreto con l’Anci, per capire quali prospettive sussistono per rendere la Comepa (Conferenza Metropolitana di Padova) un organismo ufficiale, con fattibilità giuridica e legislativa, senza prevedere però nessuna fusione dei singoli Comuni, che vogliono preservare la propria identità. «Bisogna capire bene anche qual è il valore aggiunto che questa comunità può concretamente offrire ai Comuni aderenti, anche in attesa di capire quale sarà la posizione del nuovo governo rispetto a questa tematica» ha spiegato Giordani, che per confermare la volontà di agire collettivamente, nella riunione di giugno nominerà un copresidente tra gli altri sindaci. Mentre a maggio l’incontro sarà allargato ai tecnici di tutti i 18 Comuni (prossimamente entrerà anche Vigonovo, nonostante sia in provincia di Venezia), per istituire una commissione che avrà l’incarico di uniformare le norme dei regolamenti edilizi, tenendo sempre conto delle specificità di ogni singolo centro. «Questo per venire incontro alle esigenze dei cittadini che hanno diritto di confrontarsi con una macchina amministrativa più semplice e uniforme che vada oltre i confini geografici dei comuni» hanno spiegato i sindaci. «Da sindaco civico credo moltissimo nella collaborazione con tutti i miei colleghi, senza nessun interesse per le provenienze politiche di nessuno», ha dichiarato Giordani subito dopo la riunione di ieri. Tutti insieme, nel solo interesse dei cittadini, dobbiamo essere uniti per fare massa critica e avere una voce sempre più forte con tutti i livelli di governo. Su questo andremo avanti con molta determinazione, trovando anche strumenti amministrativi che ci uniscano formalmente. Un’area da oltre 400 mila persone è più autorevole, e più efficace rispetto a chi si prende cura solo del proprio orticello». Nell’ordine del giorno del prossimo incontro sarà inserito anche il tema della centrale unica di committenza.
Luca Preziusi
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