La mamma colta da malore La sorella: «È un incubo»

Giulia Ceccon ricorda il fratello Davide: «Tranquillo, socievole e pieno di amici» I coetanei: «Era un ragazzo dal cuore d’oro, su di lui si poteva sempre contare»
POLETTO - FOTOPIRAN - PIAZZOLA SUL BRENTA - LUOGO INCIDENTE MORTALE DAVIDE CECCON
POLETTO - FOTOPIRAN - PIAZZOLA SUL BRENTA - LUOGO INCIDENTE MORTALE DAVIDE CECCON

PIAZZOLA sul brenta. «Non riusciamo a farcene una ragione. È tutto così assurdo. Sembra di essere dentro a un terribile incubo da cui speri di risvegliarti e vederlo ancora sorridere, poterlo abbracciare».

Una speranza impossibile quella di Giulia Ceccon, sorella di Davide, che non si dà pace per la morte tragica del fratello. «Era stato a pranzo in famiglia, come ogni anno a Natale. Una giornata passata in allegria e serenità tra gli affetti familiari. Non doveva finire così. Siamo tutti sconvolti, mamma e papà disperati». Giulia, 24 anni, assistente sociale, deve trovare la forza nel suo dolore di far coraggio ai genitori, in particolare a mamma Tatiana che sta passando un periodo difficile per la sua salute.

Sfoglia i ricordi del fratello cercando fra le foto. Una moviola di emozioni, da uno scatto all’altro. Trova fra le più carine, una foto scattata a Roma, quando lo scorso anno Davide ha partecipato alla Consulta dei giovani, in rappresentanza dell’Iis Meucci di Cittadella. Quest’anno frequentava il corso serale allo Scalcerle di Padova, ma gli studi fino a poco fa erano da perito al Meucci.

Un ragazzo tranquillo e socievole, con tanti amici che ora lo piangono. «Doveva andare proprio da loro la sera di Natale», continua la sorella, «come tradizione si incontravano per stare un po’ assieme e farsi anche gli auguri. Un paio d’ore in compagnia. Lo aspettavano a casa di uno di loro in via dell’Orto, dall’altra parte della provinciale. Mi hanno riferito che poco dopo essere partito, ha fatto l’incidente all’incrocio con la provinciale. Papà era fuori e ha sentito il botto forte da casa. Ha preso spavento ed è andato subito a vedere, ma mai avrebbe pensato che fosse coinvolto proprio mio fratello. Quando ha visto la macchina gli si sono gelate le gambe. È stato terribile. Sono momenti che non vorresti mai vivere. Siamo tutti sconvolti. È difficile farsene una ragione. Un attimo prima si è felici a tavola e uno dopo ti spegni per sempre senza lasciare una speranza».

Un dolore grande, immenso per la famiglia. Ieri sul posto dell’incidente sono stati portati dei fiori. «Davide sei sempre con noi, nei nostri cuori», hanno scritto gli amici. «Era un buono», confessano addolorati, «una persona disponibile e di compagnia, una di quelle su cui poter contare. Ci mancherà tantissimo, ci ha lasciato un vuoto enorme». In tantissimi lo ricordano anche sui social: «Un altro angelo è volato in cielo», scrivono gli amici, «proteggi mamma e papà, affinchè trovino la forza di andare avanti, di superare questo momento angosciante». Mamma Tatiana ieri mattina era in ospedale a Camposampiero, dove è seguita: lo strazio per la perdita del figlio non la aiuta certo a star bene. Il marito Valter le è vicino, ma anche per lui, che ha visto il figlio agonizzante a terra, il dolore è inguaribile.

«Una tragedia enorme», ammette l’ex sindaco Renato Marcon, che abita poco lontano dalla famiglia. «Siamo tutti senza parole. Fortemente dispiaciuti per la morte di un giovane con tante aspettative davanti e per il dramma che stanno vivendo i genitori. Le parole poco contano in questo momento di profonda disperazione. Siamo tutti vicini e solidali, sperando che il tempo possa alleviare questa grave ferita». —

Paola Pilotto

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova