La mamma «Servono più controlli»
CONSELVE. «La cosa più importante è che mia figlia sia stata salvata e che ora stia bene. Quel che però mi preme sottolineare è che in queste situazioni servono più attenzione e più controlli, certi episodi vanno scongiurati».
La mamma della bimba di quattro anni che lunedì scorso ha rischiato di affogare nella piscina di Conselve ha avuto un lungo colloquio sia con i responsabili della Conselvenuoto che con quelli dei centri estivi. È intenzionata a sporgere denuncia e per questo si è affidata a un legale. «Ora voglio pensare alle mie bambine» aggiunge «perché anche la sorellina minore ha assistito a tutta la scena», conclude.
Alla Conselvenuoto anche ieri decine di bambini dei centri estivi hanno giocato nella piscina e nell'ampio parco esterno, sotto gli occhi degli animatori e degli assistenti bagnanti. «La sorveglianza è costante da parte del nostro personale» spiega il responsabile Mario Taglia «e anche lunedì mattina erano in servizio quattro assistenti bagnanti fra i quali un maestro di salvamento, il tecnico qualificato che forma gli altri assistenti. Ne basterebbe uno per ogni vasca, noi preferiamo averne anche uno o due in più proprio per intervenire tempestivamente in caso di necessità. Purtroppo questi episodi possono verificarsi e sono imprevedibili, dipendono dai fattori più disparati e l'importante è che la struttura sia dotata di un sistema di emergenza che funzioni. In questo caso la bambina è stata subito soccorsa e nel giro di pochi secondi ha potuto espellere l'acqua che aveva bevuto. L'importante è questo, la tempestività e il fatto che non vi sia stata alcuna conseguenza per la bambina. Comprendiamo lo stato d'animo dei genitori e siamo loro vicini». Ogni giorno sono circa 50-60 i bambini che frequentano la piscina di Conselve con i centri estivi.
Nicola Stievano
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