La rinascita del Tiffany legata all’ospedale

Lo storico locale, costretto a vendere il bancone per i debiti, si trova davanti alla stazione di Sant’Elena
S. Elena (PD), 25.10.2014 Lo storico locale Tiffany in difficoltà economiche. ph. Zangirolami Nella foto: il bancone del bar pignorato da equitalia
S. Elena (PD), 25.10.2014 Lo storico locale Tiffany in difficoltà economiche. ph. Zangirolami Nella foto: il bancone del bar pignorato da equitalia

ESTE. Dalle trecento pizze a sera al bancone del bar messo all’asta. È questa la triste epopea del ristorante-pizzeria Tiffany, locale nato nei primi anni Ottanta e divenuto all’epoca uno dei più frequentati della Bassa Padovana. Nell’ultimo decennio gli affari per la pizzeria di via Stazione sono drasticamente crollati, tanto che per risanare una parte di debiti i titolari si sono addirittura ritrovati a dover mettere all’asta il bancone del bar. Ora il locale, essendo di fatto il ristorante più vicino all’ospedale di Schiavonia, spera in una rinascita. Il Tiffany, 500 metri quadri di spazio, si trova davanti alla stazione ferroviaria di Sant’Elena, a poco più di un chilometro dal nuovo polo ospedaliero: «La nostra era una delle attività più apprezzate dell’Estense» ricorda Rosalina Rossetto, 64 anni «Facevamo anche trecento pizze a sera, avevamo una sala per il piano bar, per la musica dal vivo, per la visione delle partite di calcio alla tv. A pranzo, poi, venivano sempre decine di lavoratori e professionisti». Per vent’anni il Tiffany è stato sulla cresta dell’onda (era anche sponsor principale della Polisportiva Schiavonia), poi la nascita di altri locali, qualche mancata scelta imprenditoriale e la morte dello storico titolare Bruno Vigolo hanno decretato la fine della fortuna: «I debiti si sono accumulati e per riempire un buco di 16 mila euro ci è stata imposta la vendita giudiziaria del bancone del bar» spiegano la Rossetto e il figlio Paolo «Sono state fatte tre aste, l’ultima due settimane fa, tutte andate a vuoto: una da 24 mila euro, una da 16 mila e l’ultima senza prezzo. Uno dei sette presenti ha offerto 1 euro. È stato veramente umiliante». La “rinascita” del Tiffany potrebbe ora passare attraverso il nuovo ospedale: «La vicinanza con il polo ospedaliero» chiudono i proprietari «potrebbe essere la chiave per rilanciare questo storico ristorante. Siamo fiduciosi che qualcuno capisca il potenziale del locale e si faccia avanti». (n.c.)

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